Da circa un mese il Pronto Soccorso di Assisi è stato dotato di una nuova automedica destinata ad interventi in scenari complessi, ambienti impervi, con tempi di recupero paziente prolungati, in modo da lasciare operative le ambulanze, con conseguente risparmio di altri mezzi e operatori. Il nuovo mezzo è dotato di tutte le strumentazioni per la rianimazione cardiopolmonare, per la trasmissione dei tracciati elettrocardiografici al cardiologo di guardia in terapia intensiva, fino al materiale di prima necessità che serve nelle condizioni più diverse e spesso estreme.
“L’attivazione del nuovo automezzo – sottolinea Andrea Casciari Direttore Generale della Usl Umbria 1 – testimonia l’impegno dell’azienda nel garantire il massimo livello di sicurezza e qualità degli interventi di emergenza del Pronto Soccorso di Assisi. In questa prima fase, in cui l’automedica è attiva nelle 12 ore diurne sono già state effettuate 62 uscite, nella maggioranza delle quali, il paziente è stato trattato sul posto o trasportato in ospedale dal personale infermieristico, permettendo al medico di poter effettuare nuovi interventi, altrimenti impossibili senza l’automedica”.
“Il nuovo mezzo garantisce la massima flessibilità e appropriatezza – spiega il Responsabile del 118 Regionale dott. Francesco Borgognoni – ottimizzando i tempi di percorrenza dal luogo di partenza al luogo dell’evento, integrandosi perfettamente con tutte le altre equipe di soccorso. Quando la centrale 118 riceve una richiesta di soccorso per un codice rosso parte subito l’automedica, e in contemporanea l’ambulanza con a bordo un infermiere specializzato nelle urgenze. L’auto, con a bordo un medico, essendo più veloce arriverà sul posto in minor tempo. Immediatamente verrà eseguita la valutazione del caso effettuando poi i necessari interventi di primo soccorso. Quando il paziente sarà stabilizzato, verrà affidato all’equipaggio dell’ambulanza che in tutta sicurezza potrà eseguire il trasferimento verso la sede più idonea. Ma a quel punto l’automedica può già intervenire su un altro servizio, rispondere ad un’altra chiamata di soccorso, mentre sino ad oggi medico o infermiere sarebbero rimasti bloccati sull’ambulanza impegnata nel trasferimento del paziente all’ospedale”.
“Negli ultimi 2 anni – ricorda il dott. Manuel Monti Coordinatore dell’UOC Pronto Soccorso di Assisi – con l’apertura del nuovo servizio di Medicina a ciclo breve e l’acquisizione dei dispositivi per il monitoraggio e il trattamento intensivo di pazienti gravi, abbiamo già aumentato notevolmente la qualità dell’assistenza dei pazienti che giungono presso l’ospedale di Assisi. L’attivazione dell’automedica rappresenta un ulteriore elemento di miglioramento della Rete emergenza urgenza dell’Ospedale di Assisi che può contare su un gruppo di professionisti estremamente preparati e competenti”.
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