Si restringono i tempi della pubblica illuminazione ad Assisi, con l’accensione ritardata e lo spegnimento anticipato che – al netto dei blackout, come quello che ieri sera, 23 novembre 2022, ha interessato la zona di Assisi centro storico – non mancano di far discutere i cittadini.
Da tempo la giunta è al lavoro per contenere i costi alla luce degli aumenti energetici: per quanto riguarda la pubblica illuminazione, come annunciato nello scorso consiglio comunale, anche viste le disposizioni governative le luci si accendono circa mezz’ora dopo l’orario del tramonto (indicativamente quindi dopo le 17, visto che a novembre il tramonto comincia intorno alle 16,30 ma il crepuscolo dura fin dopo le 17), e si spengono tre ore prima dell’alba (e quindi intorno alle 4, visto che il crepuscolo mattutino comincia poco prima delle 7 e l’alba è fissata per le 7.15 circa).
Non mancano comunque i malumori perché, soprattutto nelle frazioni, il pericolo è che lo spegnimento anticipato porti a un aumento dei furti e in generale chi esce la mattina presto per andare a lavorare si trova spesso a percorrere strade buie e pericolose perché la razionalizzazione – almeno a leggere le lamentele di alcuni post su Facebook – è stata fatta senza tenere conto delle varie specificità del territorio. Vista la modalità sperimentale delle misure, si starebbero dunque valutando, secondo quanto risulta alla redazione di Assisi News, alcuni correttivi, cercando comunque di risparmiare 3-4 ore al giorno di luce elettrica.
Nello stesso consiglio comunale è stato spiegato che intanto il Comune ha incamerato una maggiore entrata per circa 208.000 euro ‘inviata’ dal governo per fronteggiare gli aumenti energetici: “Auspichiamo che governo metta mano a ristori significativi anche nella prossima annualità visto che saremo gravati non solo da meno trasferimenti per i fondi Imu e solidarietà, ma anche sicuramente in termini di aumento dei costi energetici“, le parole del sindaco Stefania Proietti. Dal canto sui il Comune sta intervenendo anche per quanto riguarda gli edifici pubblici, in termini di taglio alla spesa (nei giorni scorsi sul sito del Comune è apparsa una delibera di giunta che invita al lancio “di una campagna di sensibilizzazione del personale comunale sui temi dell’uso intelligente e razionale dell’energia e del risparmio energetico nei luoghi di lavoro pubblici tenuto conto che il tema del risparmio energetico e dell’uso intelligente e razionale dell’energia deve rientrare nel Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, chiamati a partecipare attivamente ai programmi di riduzione e contenimento dei consumi energetici degli enti di appartenenza e ad impegnarsi quotidianamente per adottare comportamenti orientati all’efficienza energetica”) e a breve si sarà anche proattivi in relazione alle comunità energetiche.
Tra l’altro i dipendenti sono invitati a “spegnere il computer ogni volta che non si ha l’esigenza di doverlo utilizzare e comunque a fine giornata”, “spegnere fotocopiatrici e stampanti a fine giornata e comunque quando non utilizzate” e in generale a “impostare la funzione ‘energy saving’”, “privilegiare l’utilizzo della luce naturale rispetto all’illuminazione artificiale che deve essere utilizzata solo in caso non sia garantito il corretto grado di illuminazione”, e “disattivare gli impianti di climatizzazione/condizionamento autonomi quando ci si assenta per lungo tempo dall’ufficio durante l’orario di lavoro e comunque a fine giornata o qualora si debbono tenere le finestre aperte”.
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