I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Assisi hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Perugia – su richiesta della Procura di Perugia – nei confronti di due uomini, ritenuti responsabili di tre rapine commesse ai danni di due uffici postali e una farmacia.
La mattina del 10 maggio scorso un uomo era entrato armato di taglierino all’interno dell’ufficio postale di Torgiano, località Brufa, e si era fatto consegnare dall’unico impiegato presente i 900 euro contenuti all’interno della cassa, per darsi poi alla fuga su un’auto condotta da un complice e rimasta in attesa nei pressi dell’ufficio postale.
Il 27 giugno una rapina con una dinamica simile era avvenuta a Bastia Umbra, località Ospedalicchio, dove un uomo con passamontagna era entrato armato di pistola all’interno del locale ufficio postale e si era fatto consegnare dalla direttrice e dall’impiegato presenti 500 euro, scappando poi sempre a bordo di un’auto condotta da un complice. Nel pomeriggio del 17 luglio invece era toccato ad una farmacia di Perugia, all’interno della quale un uomo, travisato con occhiali da sole e mascherina, aveva mostrato il calcio di una pistola alla farmacista e si era fatto consegnare circa 800 euro in contanti.
I Carabinieri di Assisi hanno confrontato le tre rapine, analizzando le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza e risalendo cosi all’autovettura utilizzata e all’identità dei presunti responsabili, entrambi di nazionalità italiana, uno residente a Torgiano e l’altro ad Assisi. Anche grazie al riconoscimento fotografico effettuato dalle vittime e sulla base degli elementi investigativi raccolti dai militari dell’Arma net cui ambito e stato definito un quadro indiziario a carico dei due uomini grave ed univoco, questa Procura ha chiesto l’emissione di un provvedimento cautelare.
Il Gip riconoscendo la sussistenza delle esigenze cautelari — tenuto conto delle specifiche modalità e circostanze dei fatti, denotati da estrema spregiudicatezza e professionalità nella perpetrazione di reati contro il patrimonio e dall’allarmante personalità degli indagati — ha disposto la misura della custodia in carcere. Dopo aver notificato il provvedimento e al termine delle formalità di rito i militari dell’Arma hanno tradotto entrambi i soggetti presso la Casa Circondariale di Perugia
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