Rimane il mistero sulla regolamentazione del traffico ad Assisi, visto che la giunta, nel corso dell’incontro di martedì pomeriggio in un’affollatissima Sala della Conciliazione, non ha espresso le sue idee ma ha chiesto il parere dei cittadini.
Purtroppo, però, si è parlato di tutto, tranne che di come la città cambierà volto dopo l’attivazione dei varchi (o comunque dopo che il traffico verrà regolamentato con il nuovo piano). Alla precisa domanda di una cittadina (“Ma invece di sentire noi, non potete dirci quali sono le vostre idee? per la regolamentazione del traffico ad Assisi?”), Proietti ha risposto che sicuramente “sistemi vecchi di trenta anni, come la Ztl, non funzionano più al meglio, e che in inverno la regolamentazione sarà meno stringente” (come il vicesindaco Stoppini aveva già annunciato la scorsa settimana), ma che l’obiettivo della giunta è quello di dare a degli esperti di settore che verranno chiamati un’idea di quello che vogliono i cittadini.
Ma ogni cittadino ha la sua idea, e detto che la prima regolamentazione del traffico ad Assisi non è andata benissimo (appena insediata, nell’agosto 2016, la giunta Proietti chiuse – per pochi giorni – Piazza del Comune nei due sensi: l’obiettivo di creare un’isola pedonale spaccò di fatto la città, complice anche la chiusura della Piazza di San Francesco), la riunione di martedì ha dimostrato come ogni cittadino (anche chi vive nello stesso palazzo e nella stessa via) ha la sua idea di come dovrebbe essere il centro storico di Assisi con i varchi.
Come scrive il Corriere dell’Umbria stamattina, tra una segnalazione sull’assenza “delle strisce pedonali in piazza Matteotti (dove peraltro gli autobus parcheggiano con il motore acceso per il riscaldamento d’inverno e l’aria condizionata d’estate)” e una sul fatto che “il varco elettronico uccide le attività commerciali” (ma, di contro, c’è anche chi ha fatto notare che “nessun angelano o bastiolo arriva ad Assisi per comprare i coccetti”, tipologia di negozio prevalente nel centro storico), si è parlato anche di decoro urbano e della scarsità di servizi di trasporto pubblico (alcune zone sono mal collegate o totalmente scollegate), e del fatto che spesso i posti auto dei residenti siano occupati da macchine entrate senza permesso, costringendo chi il permesso ce l’ha a parcheggiare in divieto di sosta.
Al momento, dunque, a parte il fatto che il traffico del centro storico sarà regolamentato (con o senza varchi), l’unica proposta concreta è arrivata da Federico Della Bina, residente nel quartiere di Piazza Nova, che ha annunciato come i residenti della parte alta di Assisi promuoveranno l’avvio di una raccolta firme per ottenere un parcheggio (probabilmente a Matteotti) a “prezzo politico” (attualmente l’abbonamento per residenti costa una trentina di euro al mese), con l’obiettivo di eliminare, quanto più possibile, i vicoli della parte alta di Assisi dalle auto.
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