Si è celebrata nei giorni scorsi nella frazione di Armenzano di Assisi la commemorazione della medaglia d’oro al valor civile del vice brigadiere dei carabinieri Renzo Rosati, ferito mortalmente da un colpo di pistola nel corso di servizio di istituto svolto insieme ad altro militare a Castelmadama, provincia di Roma, nell’aprile del 1988.
Il vicebrigadiere Renzo Rosati era originario di Assisi, dove era nato il 6 aprile 1962. Dopo aver conseguito il diploma da geometra, si era arruolato nell’Arma come carabiniere ausiliario. Poi aveva frequentato gli studi alla Scuola Marescialli di Velletri e di Firenze, diventando vice brigadiere nel 1987. Quello stesso anno venne assegnato alla stazione di Castel Madama. L’anno successivo l’incidente che gli è costato la vita: durante un servizio esterno di pattuglia automontata si imbatté in due giovani su un ciclomotore. I due, alla vista dei carabinieri, si diedero alla fuga. Giunti in via Della Pineta, uno dei due ragazzi sparò, ferendo mortalmente Rosati.
Al vicebrigadiere era stata poi consegnata una medaglia d’oro al valor civile alla memoria, con le seguenti motivazioni: “Nel corso di un servizio automontato, unitamente ad altro militare, inseguiva e bloccava due giovani sorpresi a bordo di un ciclomotore rubato. Notato che uno dei fermati tentava di estrarre un’arma, non esitava, con sprezzo del pericolo, a lanciarsi contro, venendo però ferito mortalmente da un colpo di pistola. Splendido esempio di grande ardimento e di altissimo senso del dovere”.
Alla presenza di autorità civili, politiche e militari è stato ricordato l’estremo sacrificio del giovane sottufficiale: alla cerimonia hanno preso parte il comandante provinciale dei carabinieri di Perugia, col. Stefano Romano, personale in servizio della compagnia carabinieri di Assisi e quello dell’Associazione nazionale carabinieri in congedo, l’assessore Massimo Paggi del Comune di Assisi, nonché i familiari di Renzo Rosati. Subito dopo la posa della corona sulla tomba del caduto posta all’interno della cappella di famiglia da parte delle massime Autorità dell’Arma, è stata celebrata, dal S.E. Mons. Sorrentino, vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, una messa solenne in onore dell’eroe.
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