Grande partecipazione di pubblico alla serata in cui si è discusso della riqualificazione del Pincio e della sua riapertura. L’assessore ai lavori pubblici Alberto Capitanucci e il sindaco Stefania Proietti hanno anticipato alcuni dei capisaldi del progetto, detto che questo non ha ancora il placet della Sovrintendenza che, smaltite le ferie, dovrebbe darlo entro fine mese. (Continua dopo la foto)
Secondo quanto emerso, per la riqualificazione del Pincio si dovrà aspettare il 2020. La ‘timeline’ – al momento a grandi linee – prevede che tra novembre e febbraio siano completati gli interventi sulla parte vegetazionale (100.000 euro il loro costo complessivo) e poi cominceranno i lavori veri e propri che, effettuati a stralcio, dovrebbero consentire la riapertura, seppure “a pezzi”, del Pincio, anche senza attendere la riqualificazione completa.
Uno dei primi interventi sarà quello nella zona dell’arena, che diventerà il baricentro ricreativo del Pincio, tra l’altro con un chiosco. Una delle ipotesi emerse è anche quella di realizzare una sorta di “cunicolo” per connettere il Pincio al Pincetto, così da bypassare l’ingresso attuale, che è proprio lungo la statale.
Nella zona dove ora c’è l’ingresso e il chioschetto, con quello che dovrebbe essere il secondo intervento del cantiere, dovrebbe essere realizzato il primo step del percorso sul tema dell’acqua, una sorta di “catino contemplativo” sulla falsariga delle opere di Richard Serra. Ulteriori interventi saranno poi realizzati sul belvedere (che non rimarrà unico, ma ne saranno realizzati altri) e sulle mura. Per evitare che nessuna parte del Parco sia sottoutilizzata, verranno poi coinvolti altri enti (il Demanio, il Convitto) per aprire il Pincio alla città, nella fattispecie al Convitto, alle due Rocche, al Parco del Monte Subasio, ma anche alla zona di espansione della città serafica, per cui il Pincio dovrebbe essere più facilmente raggiungibile.
Una parte di questi interventi della riqualificazione del Pincio dovrebbe partire nel 2020, con l’obiettivo di vederne una parte realizzata già entro la fine dell’anno prossimo. Come detto però, il tutto dipende dalla Sovrintendenza: una volta che la giunta avrà ottenuto il placet, si farà il punto sui vari progetti e sulle risorse finanziarie da mettere a disposizione. Soddisfatti, anche se con un ma, gli organizzatori: “C’è ancora molta strada da fare – il commento su Facebook di Maurizio Terzetti, uno degli organizzatori della serata (e dal cui profilo fb sono tratte le foto a fondo pezzo, ndr) – ma se, come noi stessi abbiamo provato a realizzare da semplici cittadini, le associazioni, i gruppi, le accademie, le scuole e i sodalizi della Città, con le loro organizzazioni, anche in attesa della riconvocazione di incontri da parte del Comune, volessero darsi da fare e proporre concrete iniziative in grado di unire Assisi e il Pincio farebbero un gran bene al Parco e renderebbero meno astratti, più rispondenti alla natura in evoluzione del Parco, i progetti di riqualificazione ai quali si sta pensando”.
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