Il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli ha firmato un decreto che prevede l’avvio del trasferimento delle risorse per il restauro delle mura esterne del Sacro Convento di San Francesco d’Assisi.
Una tappa essenziale per ridare ulteriore vita e lustro a uno dei luoghi simbolo della spiritualità universale, per promuovere il turismo attraverso lo sviluppo culturale e la ricostruzione post-sisma dei territori colpiti dai terremoti del 2016 e 2017. La somma di 300mila euro appena trasferita rappresenta il 20% di 1,5 milioni di euro, corrispondenti all’ulteriore finanziamento deliberato dalla Cabina di coordinamento, presieduta dal Commissario Castelli, che si era tenuta lo scorso 13 novembre proprio per l’intervento di ricostruzione delle mura esterne del Sacro Convento. Complessivamente, le risorse previste, sulla base dell’Ordinanza 128, per gli edifici di culto in vista delle celebrazioni del 2026 sono pari a 11,8 milioni di euro e, oltre alle mura esterne del Sacro Convento, riguardano interventi nel Comune di Assisi (in particolare presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli e il Santuario di Rivotorto) e in altre località umbre dove sono presenti edifici particolarmente legati alla cultura francescana.
Questo primo finanziamento di 300 mila euro costituisce un passo essenziale per dare solidità e certezza ai programmi previsti per le celebrazioni dell’ottavo centenario dalla morte di San Francesco, patrono d’Italia. Gli appuntamenti dell’ottavo centenario sono iniziati lo scorso anno con la celebrazione degli 800 anni della Regola Bollata di San Francesco e del primo Presepe a Greccio. Il mese scorso, si è inaugurato l’ottavo centenario dell’impressione delle stimmate del Santo a La Verna. Nel 2025, anno del Giubileo, si ricorderanno gli 800 anni della stesura del Cantico delle Creature. Infine, nel 2026, le celebrazioni culmineranno con l’ottavo centenario della morte di San Francesco, il suo passaggio alla vita eterna, la fine della sua vita terrena e l’inizio di un’eredità duratura di spiritualità, umanità, arte e cultura.
Lo stanziamento era stato annunciato lo scorso novembre, quando la cabina di coordinamento presieduta dal commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli aveva assegnato due milioni di euro per i lavori alle mura del Sacro Convento di Assisi e per la Chiesa di Santa Maria di Montesanto a Todi. Ulteriori 2,2 milioni saranno destinati al rifugio di Campi Alto. “Con l’approssimarsi delle celebrazioni per l’ottavo centenario della morte di san Francesco si tratta di interventi finalizzati – aveva spiegato Castelli – non solo alla ricostruzione materiale dei luoghi colpiti dal sisma del 2016 ma anche al al recupero e alla valorizzazione dei siti religiosi, di universale rilevanza, presenti in Umbria”. E dalla Regione arriva la soddisfazione della presidente Donatella Tesei: “Siamo estremamente soddisfatti nell’apprendere l’arrivo dei fondi destinati alla Basilica di Assisi in occasione dell’ottavo centenario della morte di San Francesco. Questo luogo, simbolo dei valori di pace e fratellanza, riveste un’importanza straordinaria sia dal punto di vista spirituale che culturale, non solo per l’Umbria, ma per il mondo intero”, le parole della presidente della Regione Umbria.
“Il restauro delle mura esterne del Sacro Convento, che racchiudono il cuore della Comunità Francescana, è il miglior viatico per l’attuazione degli interventi che verranno realizzati in Umbria da qui al 2026 per celebrare gli 800 anni dalla morte di San Francesco, patrono d’Italia – ha aggiunto Tesei. Si tratta di un progetto complessivo di assoluta levatura, per il quale è stata fondamentale la proficua collaborazione con il Governo, e per questo ringrazio il Commissario Castelli. Gli interventi in programma consentiranno di promuovere ulteriormente i luoghi legati alla spiritualità e cultura francescana, con ricadute importanti su tutto il territorio umbro, costituiranno inoltre – ha sottolineato – un volano importante per la rivitalizzazione e la promozione delle zone colpite dal sisma”.
Infine, per il Custode del Sacro Convento, fra Marco Moroni: “la Basilica e il Sacro Convento di San Francesco sono un tale tesoro di bellezza e di spiritualità che appartiene ad Assisi, all’Umbria, all’Italia, anzi al mondo intero. La nostra comunità francescana ha l’onore di custodire a nome di tutta l’umanità questo scrigno di fede, di arte e di storia, affinché ogni generazione possa ammirare, anzi fare esperienza di come la creati- vità umana sia in grado di integrare così bene, in un modo veramente armonico, la natura e l’architettura, la fede e la cultura, la bellezza e l’accoglienza, l’uomo e l’ambiente. Davvero mi rallegro ed esprimo assieme ai miei frati una profonda gratitudine al Commissario Castelli e alla Presidente Tesei perché attraverso la decisione di questo finanziamento dimostrano di credere che questo tesoro parla e parlerà ancora all’umanità e può perfino diventare nella sua elegante semplicità un’ispirazione verso modelli di sviluppo a misura dell’uomo e dell’ambiente, in questo tempo in cui la so- stenibilità non è più soltanto un valore ma una necessità”.
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