Domenica 17 ottobre 2021 è l’ultimo giorno di apertura della Rocca Maggiore. Da domani, lunedì 18, resterà chiusa per almeno 10 mesi. Lo rende noto la pagina dei Musei di Assisi: “Sono assolutamente necessari gli interventi di restauro, consolidamento e riqualificazione che sono stati programmati. È un grande sacrificio chiudere uno dei più grandi attrattori della città, ma tutti noi siamo consapevoli che questa è l’unica strada per restituire alla Rocca Maggiore la dignità che merita. Presto Assisi e noi cittadini potremo veramente essere fieri della nostra imponente fortezza che ci guarda dal colle Asio e sembra proteggerci con il suo abbraccio..Arrivederci a presto!”. Nello specifico gli interventi previsti e necessari riguarderanno operazioni di restauro e consolidamento, in particolare si tratterà all’inizio di lavori sulla torre ottagonale con la sistemazione della nuova scala, l’installazione dell’impianto antifulmini, poi si passerà ai ballatoi e al cassero e quindi alla riqualificazione dell’esterno. Il finanziamento stanziato è di 1 milione e 59 mila euro, trovati dall’amministrazione Proietti nell’ambito di risorse regionali e grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.
Ma Rocca Maggiore, secondo quanto emerso mesi fa, sarà interessata da lavori che costeranno 3 milioni di euro. Nelle intenzioni del Comune, l’obiettivo è di affrontare le criticità funzionali, introducendo anche elementi innovativi. Oltre al ripristino della torre poligonale, colpita da un fulmine nel 2017, e del camminamento protetto che la congiunge con il corpo principale della Rocca Maggiore, saranno innovati radicalmente l’impianto di protezione alle scariche atmosferiche e quello di illuminazione degli interni, ordinaria e di emergenza. Saranno inoltre realizzati – tra gli altri – gli impianti audio, di allarme, di evacuazione, wi-fi e videosorveglianza. Il grande salone a piano terra, innaturale nelle sue proporzioni dopo il crollo del sistema voltato che lo soffittava, vedrà la realizzazione di un ballatoio perimetrale, impostato alla quota del calpestio originario e quindi delle finestre esistenti. Con la realizzazione del ballatoio sarà non solo più chiara la lettura degli spazi originari, ma sarà possibile riapprezzare scorci visuali dimenticati e riattivare funzionalmente l’accesso agli spazi del primo livello anche dalla scala esterna dalla corte e, inoltre, lo stesso potrà fungere da matroneo per le performances artistiche.
La vera sfida per un luogo come la Rocca Maggiore – segnala l’amministrazione comunale – sarà l’accessibilità. Sfida affrontata in maniera radicale, riordinando la corte d’accesso e, con la ridefinizione degli ambienti di servizio all’utenza, verrà reso possibile l’inserimento di un ascensore che porterà dall’ingresso alla corte superiore. Il bastione circolare posto a difesa dell’ingresso e da sempre inaccessibile, il tratto di muro della cinta settentrionale crollato sono alcuni degli spazi perduti di cui il progetto si incarica della riscoperta, oltreché del restauro. Anche i grandi spazi esterni al complesso e il sistema di illuminazione d’accento (che richiamano l’attenzione su elementi particolari dell’architettura, ndr) sono trattati nel progetto generale.
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