Neanche il giorno di San Rufino salva il sagrato della cattedrale dalle auto. Anche nel giorno del patrono cittadino, con il traffico chiuso ai non residenti nel centro storico di Assisi, come avvertivano gli implacabili vigili urbani per un giorno sparpagliati in quasi tutte le porte di accesso alla città (peccato che, quando non ci siano, le auto entrino come – se non peggio – di prima, e con parcheggi selvaggi e spericolati), con la processione solenne da Piazza del Comune a San Rufino con in testa gli amministratori e dietro centinaia di fedeli, le auto spadroneggiavano all’interno di quello che, di fatto è sempre più spesso, è un parcheggio privato riservato a pochi intimi.
Libero, almeno quella, Piazza San Rufino vera e propria, lo spazio di fronte al sagrato della Cattedrale. Anche quello, sempre più spesso, un parcheggio a cielo aperto, come documentano le numerose segnalazioni. Il sagrato è aperto solo ad alcune auto (presumibilmente quelle dei religiosi) e, con maglie un po’ più larghe, a chi partecipa a messe, funerali e matrimoni; di norma, si entra solo quando la catena è aperta o, se chiusa, o se muniti di chiave. Piazza San Rufino, a volte, è invece un vero e proprio suk.
Ieri, come detto, era finalmente libera, anche se per poco, dalle auto. Ma davvero – si chiedono alcuni cittadini che hanno inviato le foto alla redazione di AssisiNews – non poteva rimanere “libero” nel giorno delle celebrazioni del patrono cittadino? E davvero, in generale, non c’è un modo per tornare a godere della facciata del Duomo di San Rufino senza alcuna auto?
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