La sala d’attesa della stazione ferroviaria di Assisi è chiusa da oltre 60 giorni, e da circa 40 senza apparente motivo. L’ingresso interno è sbarrato da una panca, quello esterno da un lucchetto. La sala, peraltro a dicembre riqualificata e ri-pitturata per la presentazione dei nuovi bus Assisi-Link, è inutilizzabile da tutti i viaggiatori, costretti ad accalcarsi all’interno dei corridoi della stazione, sui binari esterni, o, per trovare un po’ di calore, nei locali del bar.
Il Corriere dell’Umbria in edicola stamattina ha contattato Rfi, che ha promesso la riapertura entro la fine settimana, motivando la chiusura con “lavori di rifinitura degli affreschi (che al momento non risultano comunque in corso, ndr) riportati all’antico splendore”. Peccato che all’interno della sala, oltre a un tappeto arrotolato e alla pianta ornamentale messa a mo’ di scenografia per la presentazione di dicembre, ci siano solo le sedie. E nessun lavoro in corso. (Continua dopo la foto)
La chiusura della sala d’attesa della stazione di Assisi è un problema che si aggiunge a quello più volte segnalato (senza peraltro mai ottenere risposta) dagli operatori turistici, della zona della stazione e non solo, della biglietteria della stazione. Nonostante le numerose richieste in tal senso (sono tantissimi i turisti che partono la mattina e che sono costretti a chiedere informazioni al bar e all’edicola della zona, visto che di personale di Trenitalia non c’è traccia) continua a rimanere aperta solo di pomeriggio. Considerato che altre biglietterie minori hanno chiuso del tutto, forse poteva andare anche peggio, ma in pochi sanno in anticipo che, di mattina, non c’è personale che fornisca informazioni o venda biglietti.
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