Santa Maria degli Angeli sta perdendo la sua anima: lo scrive Ginevra Angeli nella pagina delle lettere del Corriere dell’Umbria del 6 settembre 2016, ricordando coem, fino agli inizi del ‘900, Assisi e la zona circostante fossero – come dice Yorik – come un “un ventaglio d’avorio curiosamente intagliato, e spiegato sui fianchi d’un colle verdeggiante …”. Ma oggi – secondo la Angeli – i viaggiatori arrivano e che vedono? Delle casacce, degli orribili palazzi disumani (ci si deve augurare una nuova Punta Perotti come a Bari?) che coprono tutto. “Hanno snaturato la vera identità di Santa Maria degli Angeli. Dalle vecchie cartoline che noi, fissati di nostalgia, collezioniamo quasi avidamente, si evince che era un piccolo borgo tutto raccolto attorno alla basilica (…) che, come una regina le sovrastava tutte, le dominava e le proteggeva. Ora – scrive la Angeli – come il paesaggio di Assisi, è anch’essa soffocata dal cemento, cosicché da qualsiasi lato in lontananza la si voglia ammirare, non si vede quasi più”.
Dal fatto che “Santa Maria degli Angeli era un borgo contadino con una popolazione in prevalenza di agricoltori oltre che di artigiani” nasce anche la devozione a Sant’Antonio, e anche per questo Ginevra Angeli, dalle colonne del Corriere dell’Umbria, chiede aiuto per la “Cappella Sistina” di S. Antonio Abate, una piccola casa colonica molto antica, rarissima nella sua bellezza nei pressi del Ponte Rosso. “Aveva la sua bella torre colombaia, i decori di mattoni intorno ai tetti, le piccole finestre e porte,la stalla e l’aia e pure, per finire, un bellissimo affreschino con la Madonna; tutto in miniatura”. In passato era curata dal signor Buini, oggi scomparso, e Angeli – saputo della sua intenzione di restaurarla – gli aveva suggerito “che poteva essere meta di visite scolastiche per rendere conto i giovani del loro passato, di come era la vita contadina e della bellezza che ci può essere anche nelle piccole cose. Sono andata alla Pro loco di Santa Maria Degli Angeli per perorare la causa della bellissima casa ‘che va in rovina’ dopo la morte di Buini. Sì, mi hanno dato delle notizie storiche: era anche una stazione di posta. E allora a maggior ragione ci vuole un intervento! Ho letto però nei miei interlocutori quello sguardo distratto e assente, che già conoscevo in altre occasioni, verso chi, come me, parla del prossimo arrivo dei marziani…sulla terra. E allora, angelani, chiedete il perdono!”
© Riproduzione riservata