Nonostante la mobilitazione di cittadini e commercianti e le 486 firme raccolte per trovare una soluzione concreta in tempi brevi, le scale mobili del parcheggio di Porta Nuova chiuse dall’ottobre 2019 perché arrivate al loro fine vita e il successivo ascensore sono ancora in alto mare. A disposizione, almeno sulla carta nel piano di investimento 2020/2022 e coperto da mutuo, c’erano 400.000 euro nel 2020 (ripristino delle scale mobili) e 400.000 per il 2021 per l’ascensore (o ascensori) per abbattere le barriere architettoniche.Dal febbraio-marzo sarebbero dovuti partire i progetti e i lavori per la consegna delle scale mobili prevista (a detta del Sindaco) per i primi giorni di ottobre 2020 (era stato ipotizzato il giorno di S. Francesco 04/10/2020) e nel 2021 sarebbero iniziati i lavori per l’ascensore che sarebbe stato consegnato entro lo stesso anno. Ma poi è arrivata la pandemia di Coronavirus e non solo i lavori non sono partiti, ma i lavori sono una chimera.
E se il centrodestra (consiglieri Emidio Fioroni, Giorgio Bartolini e Moreno Fortini) chiede certezze, la situazione è drammatica: come spiega Andrea Angelucci, promotore e primo firmatario della petizione e delegato da numerosi cittadini e alcune attività commerciali a tenere alto l’interesse sulla problematica delle scale mobili del parcheggio di Porta Nuova. “All’interno del parcheggio- dice Angelucci – ci sono 5 attività commerciali che sono allo stremo di cui 2 ad oggi sono chiuse e non si sa se riapriranno. Nell’area in prossimità dell’uscita delle scale mobili di Porta Nuova, oltre ad esserci sporcizia ed incuria, c’è un muretto che è crollato. In via Borgo Aretino ha chiuso la lavanderia, e sono ancora chiusi un hotel e un ristorante e due attività che hanno i locali in affitto sono tuttora chiuse. In via e piazza Santa Chiara sono chiusi un bar e un hotel, idem in corso Mazzini, con l’aggiunta di una enoteca. Sempre in Corso Mazzini un’attività ha rinunciato ad aprire (anche se il locale poi è stato riaffittato ad altri), due attività sono ancora chiuse e poi, sempre a Corso Mazzini, ci sono 3 locali sfitti e due locali in vendita, oltre a un’altra attività in fase di chiusura. In Via Portica ci sono alcune attività ancora chiuse oppure aperte solo il fine settimana”.
Anche per questo, ma non solo, Angelucci chiede di sapere se “le scale mobili saranno effettivamente realizzate oppure no; se sì, entro quale data, e se no, per quali motivi? I cittadini come e quando potranno vedere i progetti delle scale mobili del parcheggio di Porta Nuova e dell’eventuale “ascensore aggiuntivo” e conoscere in dettaglio lo stato dell’arte di queste infrastrutture strategiche per la città di Assisi. Se non si interviene con soluzioni logiche per infrastrutture, gestione dei flussi turistici e promozione del brand Assisi, il rischio è la desertificazione commerciale di una parte della città (Via Borgo Aretino), la perdita di valore degli immobili in tutta la città, e il crollo verso il basso della tipologia di turismo che sempre più sarà ‘mordi e fuggi’ (che però morderà poco e fuggirà molto) facendo scappare a gambe levate “turismo buono”, quindi si avrebbe un danno molteplice
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