La Questura di Perugia ha intensificato, nel corso di queste festività natalizie, i controlli su tutto il territorio provinciale, per il rispetto delle normative del Governo per il contenimento del rischio epidemiologico da Covid-19 e nello specifico il possesso del green pass. Ad Assisi, dopo la chiusura di un bar nei giorni scorsi e visto il notevole afflusso di turisti, gli agenti del locale Commissariato agli ordini del vicequestore Francesca Domenica Di Luca hanno potenziato le attività di monitoraggio delle attività commerciali e dei luoghi in cui si registra una maggiore presenza di visitatori.
Nella mattina di mercoledì, gli agenti hanno proceduto al controllo di un negozio e hanno chiesto, alla persona addetta al servizio dei clienti, di mostrare il green pass. L’uomo è risultato essere sprovvisto della necessaria certificazione vaccinale e l’ultimo tampone era stato effettuato settimane precedenti. All’esito dei controlli e rilevato l’elevato rischio di contagio per i clienti, i poliziotti hanno elevato nei confronti dell’uomo la sanzione prevista di 400 euro e hanno proceduto immediatamente, in via cautelare, alla chiusura provvisoria del negozio per un periodo di 3 giorni.
Si tratta come detto del secondo caso in pochi giorni: a inizio anno analoga sorte era toccata a un bar sempre nel centro storico di Assisi. All’interno gli agenti hanno trovato una donna che lavorava al bar senza green pass, lavorando dietro il bancone utilizzato per la somministrazione di bevande ed alimenti. Alla richiesta dei poliziotti di mostrare il proprio green pass, la stessa ha esibito una certificazione cartacea relativa a un tampone risalente al periodo antecedente il Natale. Gli agenti, a quel punto, hanno elevato alla signora una sanzione di 400 euro e in via cautelare è stata disposta la chiusura dell’attività per un periodo di 5 giorni al fine di scongiurare il rischio di contagio per il notevole numero di turisti presenti in città e dunque dell’elevata probabilità di reiterazione del fatto.
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