Il servizio urbano ed extraurbano del bus ad Assisi potrebbe allargarsi. La giunta è al lavoro per capire se e come poter ampliare il servizio verso le frazioni, uno dei punti del programma di Stefania Proietti, allora candidata sindaco e oggi prima cittadina, nel 2016. Due le ipotesi sul tavolo per l’ampliamento del servizio urbano ed extraurbano del bus ad Assisi: le frazioni (al momento l’unica collegata dal bus urbano con un paio di corse al giorno è Viole d’Assisi, mentre le altre sono coperte dagli autobus scolastici) e Bastia Umbra. Rimane in alto mare l’ipotesi di un collegamento verso l’Eremo delle Carceri, che Busitalia vorrebbe ma che i tassisti osteggiano.
Per quanto riguarda Bastia, si parla da anni della possibile estensione di alcune corse della linea C da Santa Maria degli Angeli al Palazzetto della salute. Finora il problema, per le giunte assisane, è che un simile servizio gioverebbe solo agli assisani e quindi il Comune di Bastia non ha mai voluto dividere la spesa, quantificata anni fa in circa 70.000 euro. Ora però il sindaco Proietti ha invitato a pensare ad Assisi e Bastia come a “un unico grande territorio che può fare squadra”, e non è escluso che le prossime amministrative possano segnare un cambio di passo anche in questo senso.
Qualche anno fa, inoltre, Busitalia aveva effettuato dei calcoli per capire se una corsa Assisi-Bastia, magari un paio di volte al giorno, si sarebbe potuta ripagare da sola, considerando la presenza proprio della cittadella della salute. Altrimenti – sia per l’ampliamento alle frazioni che verso Bastia – la giunta sta valutando se farli inserire nella ‘carta’ dei servizi minimi a livello regionale, senza dimenticare che qualche fondo è arrivato dall’utilizzo, l’anno scorso, della navetta elettrica.
Ma gli autisti vorrebbero certezze non solo sul servizio urbano ed extraurbano del bus ad Assisi anche per il lavoro di tutti i giorni: in particolare, più controlli nelle ore di punta (ma a questo si sta lavorando per porre rimedio) e l’assenza di una ‘centralina’ per le informazioni: nella stagione turistica l’autista si ritrova ad essere anche “cicerone”, dovendo segnalare – su richiesta dei turisti – le fermate vicino agli hotel e ai luoghi di interesse. Considerato che spesso i pullman viaggiano anche con un carico di un centinaio di persone, facile capire che se fosse installato un ‘segna fermate’, la vita di chi guida l’autobus sarebbe molto più facile. Il tutto senza dimenticare che, nonostante le numerose segnalazioni, non migliora il parcheggio selvaggio.
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