Aveva ucciso Chicco, un cagnolino di famiglia di piccola taglia, sparandogli per strada con una carabina ad aria compressa nel 2019 a Santa Maria degli Angeli e ora il Tribunale di Perugia lo ha condannato a 8 mesi di reclusione e al risarcimento del danni, da liquidarsi in sede civile. L’Ente Nazionale Protezione Animali attraverso l’ufficio legale e l’avvocato Claudia Ricci lo aveva denunciato e si è costituita parte civile nel procedimento.
I fatti risalgono a quattro anni fa: secondo la ricostruzione dei carabinieri, l’uomo – un sessantaduenne della zona – aveva sparato un piombino con una carabina ad aria compressa munita di ottica di precisione. Il cane è stato colpito mentre stava passeggiando in strada venendo soccorso da alcuni passanti ma è morto poco dopo. Secondo la ricostruzione dei carabinieri – all’epoca comandati dal maggiore Marco Vetrulli -, l’uomo ha “volontariamente” sparato dal cancello della propria abitazione. Chicco, colpito dal piombino, è morto in strada, ai piedi di due passanti che hanno inutilmente tentato di soccorrerlo.
Il reato contestato era di uccisione di animali.
Allertati della situazione i militari in pochi minuti hanno individuato il presunto autore del gesto e nel corso della perquisizione in casa è stata trovata la carabina ad aria compressa risultata di libera vendita e detenzione. Il personale dell’Arma ha tra l’altro rilevato che il luogo dove è stato colpito il cane è frequentato da persone che portano a spasso i propri figli. L’indagato si era difeso dicendo che “mentre in compagnia di un amico si stava esercitando a sparare con la carabina su un bersaglio installato sull’albero del giardino. Un piombino è uscito fuori dal recinto perché la mira era sbagliata e sarebbe stato colpito il cane dei vicini di casa che in quel momento si trovava a passare”.
“Un gesto così vile, crudele – ha affermato Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa – che ha distrutto non solo la vita di Chicco, ma anche quella della famiglia che lo amava, deve essere punito e siamo soddisfatti che la giustizia abbia fatto il proprio corso. Ora ci auguriamo che presto venga approvata la proposta di legge per l’inasprimento delle pene, in discussione lunedì prossimo alla Camera, perché chi commette reati così crudeli e efferati nei confronti degli animali deve pagare amaramente!”.
Foto di Victor Grabarczyk | via Unsplash
© Riproduzione riservata