Sarà (finalmente) stop all’iper pratica del tavolino selvaggio ad Assisi, dopo che il Comune ha incassato il via libera del Tribunale amministrativo regionale dell’Umbria a due ordinanze che vietavano punti di ristoro esterni in alcune aree centrali della città. Come noto dopo il lockdown, viste le limitazioni e il distanziamento deciso per evitare contagi, erano stati decisi alcuni “allargamenti” alle maglie sui tavolini all’aperto, permettendo anche l’occupazione di vie (pedonalizzate in alcune occasioni, come Corso Mazzini nella foto in evidenza di repertorio) e piazze. La situazione era poi parzialmente rientrata nel 2021 e nel 2022, ma ora però il Comune ha deciso per un ulteriore giro di vite, scontrandosi con delle resistenze più o meno legittime.
A riportare la notizia è Perugia Today, secondo cui il Comune era finito davanti ai giudici per due ricorsi. Nel primo caso alla società non sarebbe stata concessa la licenza per posizionare i tavolini in quanto nella via è stato avviato un cantiere per gli interventi di restauro e riqualificazione di un edificio pubblico. Ma, secondo i giudici, “il Comune ha agito nel pieno esercizio della sua discrezionalità volta”, e nello specifico “(…) il provvedimento non si presenta né illogico né contraddittorio, in quanto il diniego della domanda di concessione di suolo pubblico è giustificato dall’esigenza di garantire il prevalente interesse pubblico al reperimento di posteggi per le auto” nel resto della via interessata dal cantiere.
Il secondo ricorso riguarda, invece, il mancato rilascio del rinnovo della concessione “rilasciata in forza della normativa emergenziale” Covid, che è stata ora ridotta visto “il costante aumento dei flussi pedonali, rappresentati dai visitatori e turisti della città in occasione di particolari periodi dell’anno soprattutto nel centro storico”. Il ricorrente ha fatto presente “che l’area è delimitata da paletti e completamente vietata al traffico veicolare in tutti i periodi dell’anno”, ma i giudici hanno dato ragione al Comune “(…) vista l’esigenza di garantire il prevalente interesse pubblico ad una regolare viabilità pedonale a fronte della progressiva ripresa dei flussi turistici, nel più generale intento di riportare la situazione dell’occupazione di suolo pubblico alle grandezze antecedenti le misure straordinarie adottate in occasione della recente emergenza pandemica”. E ora la speranza di cittadini e turisti è che, finita la fase emergenziale, il tavolino selvaggio che sta facendo diventare alcuni tratti di Assisi un vero e proprio mercato a cielo aperto diventi presto un lontano ricordo.
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