“Interventi urgenti per garantire la sicurezza degli utenti”. È questa la richiesta all’assessore regionale ai Trasporti e infrastrutture Giuseppe Chianella, al presidente della Provincia Luciano Bacchetta, e per conoscenza ai sindaci di Assisi, Gualdo Tadino, Spello, Valfabbrica e Nocera Umbra affinché possano seguire la questione, in merito alle condizioni delle strade di montagna ex statale 444 e provinciali 249 e 240.
Nella missiva sottoscritta dai presidenti delle principali associazioni della zona (Pro loco Costa di Trex, Pro loco Armenzano, Associazione culturale Pian della Pieve, Confraternita di Porziano, Pro loco Morano Madonnuccia, Pro loco Morano Osteria e Pro Grello) si fa presente che le strade di Montagna, altamente trafficate perché collegano Assisi e Gualdo la prima, Assisi e Spello la seconda, e Catecuccio-Casacastalda la terza, versano in condizioni disastrose con tratti in cui è praticamente assente il catrame.
“Da quando sono state asfaltate – la prima volta, a parte qualche intervento estemporaneo – scrivono i presidenti – le strade di montagna in oggetto non hanno avuta alcuna azione di ripristino e miglioramento del manto stradale. Considerando che si parla di strade, la 444 e la 249, citate dallo storico assisano Francesco Santucci perché percorse dal Poverello di Assisi per raggiungere Ancona e imbarcarsi per la Terra Santa, è ben comprensibile la valenza storica di queste vie di comunicazione”. (Continua dopo il video)
“Allo stato attuale – continua la nota – sono invece fondamentali per tutta la popolazione delle frazioni di Assisi, Gualdo, Spello, Valfabbrica, Nocera Umbra, pendolari della fascia Appenninica e per le migliaia di turisti che le percorrono per raggiungere le numerosissime strutture ricettive oppure praticare sport, passeggiate e iniziative a contatto con la natura. Considerando il numero crescente di incidenti anche con conseguenze pesanti – conclude la lettera – si chiede di fare un sopralluogo immediato e mettere subito in calendario interventi esaustivi per queste strade”.
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