Per la vicenda del tassametro maggiorato la licenza al tassista è stata sospesa e non revocata. Lo fanno presente i tassisti assisani con una breve lettera inviata alla redazione di Assisi News.
“Senza entrare nel merito della vicenda, i cui fatti si riferiscono a quasi un anno e mezzo fa, anche se effettivamente il pronunciamento del TAR è recentissimo, vorremmo che venisse rettificato il fatto che nessuna licenza taxi nel Comune di Assisi è stata revocata. Ci sono state delle sospensioni, le quali possono essere comminate per un periodo massimo di gg 30 come previsto dalle norme di legge vigenti in materia. La revoca è una misura estrema che si applica solo per gravi situazioni concomitanti con una condanna penale passata in giudicato superiore ai due anni”, spiegano i tassisti.
Il riferimento è all’articolo pubblicato nei giorni scorsi anche da Assisi News riprendendo un’altra testata. Secondo le accuse dei giudici, l’uomo avrebbe fatto sì che il tassametro segnasse “l’applicazione di un corrispettivo di € 3,15 per mille metri, anziché di € 1,67 (1000/30*0,05) con una maggiorazione di circa + 88% e quindi il mancato rispetto della tariffa vigente stabilita con DGC 92/2012 di € 0,05 per ogni 30 metri”. Il tutto è nato dall’esposto di un cliente, in seguito al quale la polizia locale ha verificato non solo la tariffazione sbagliata ma anche che il tassista era effettivamente in servizio nel giorno ‘incriminato’ nonostante l’uomo avesse sostenuto il contrario. Dopo i controlli della polizia locale e il provvedimento, il tassista aveva fatto ricorso contro il Comune, perdendolo: per questo era scattata la sospensione (e non la revoca) della licenza.
Foto di Christian Lue | via Unsplash
© Riproduzione riservata