Botta e risposta tra Eugenio Guarducci e Padre Enzo Fortunato, sul turismo e sulle iniziative da intraprendere per difendere la città: per il direttore della Sala stampa del Sacro Convento, è inutile evitare i polveroni e il chiasso, per l’assessore è paradossale che si rimproveri chi cerca di fare chiarezza.
“I grandi polveroni sono inutili – sostiene Fortunato – occorre cambiare rotta, far conoscere le cose belle che si fanno, invitare i giornalisti a supportare Assisi e l’Umbria. Penso che l’incontro con Philippe Daverio, affollatissimo, vada proprio in questa direzione”. Se è vero che per la cattiva informazione sul sisma che ha portato grandi danni al turismo si sono lamentati il Comune di Assisi, la Regione Umbria e anche il vescovo Domenico Sorrentino, Fortunato definisce “brutte pagine” quelle relative alla denuncia alla Croce Rossa e la minacciata protesta nei confronti dell’INGV. “Credo che alcuni – le parole del francescano alla Nazione Umbria in edicola il 31 marzo – confondano fare chiasso con fare informazione: il primo solleva un polverone, la seconda offre occhiali per leggere quello che si vive: la mia proposta è di inondare i circuiti informativi delle cose belle che si fanno, invece di stare a protestare chiedere ai giornalisti di supportarci nel comunicare”.
La replica è arrivata stamattina, martedì 4 aprile 2017: Guarducci, in particolare, chiede di unire le forze “per rifare un progetto per Assisi, per rilanciare il turismo e per ridisegnare il posizionamento culturale della città”. L’assessore a cultura e turismo spiega inoltre che non è stato divertente prendere “posizioni severe” contro Croce Rossa, l’Ingv e alcuni media (“che peraltro hanno riconosciuto i loro errori modificando post e correggendo la loro comunicazione”, sottolinea Guarducci) ma che tutte le azioni sono state intraprese “per difendere un tessuto economico e sociale che sta vivendo una crisi seria”.
L’assessore, che loda il Sacro Convento per l’evento con Daverio e la prima tappa del Cortile di Francesco, trova però “paradossale che ci venga rimproverato di far fare chiarezza a chi riveste ruoli così importanti”. Per l’assessore, sul fronte del turismo, “Assisi ha bisogno di iniziative così come ha bisogno di favorire la presenza di 500 giovani che in questo week end hanno partecipato ad un torneo di scherma, di far arrivare 20 influencer (in foto alcuni di loro con Fortunato e Guarducci, ndr) che raccontano di un’Assisi viva, di motociclisti che trasmettono un messaggio di positività etc etc. Il chiasso più forte – la staffilata dell’assessore – lo ha fatto qualcuno, il 24 agosto 2016, quando alle 4 di mattina a neanche mezz’ora dal sisma di Amatrice, ha lanciato un comunicato stampa per dire che la Basilica non aveva subito danni. Da lì si è innescato un meccanismo sui circuiti nazionali ed internazionali dove sono subito rimbalzate le immagini del 1997. Ma dobbiamo andare oltre le polemiche… Occorre – la dichiarazione completa dell’assessore riportata via Twitter – lavorare insieme per il bene di Assisi e dell’Umbria. Ci sono momenti in cui è più importante essere che apparire: questo è uno di quelli”.
“Daverio sublime”? mai dichiarato! Non me ne sarei andato solo dopo 40 min.Funziona meglio in TV.Qui mia dichiarazione completa dopo i … pic.twitter.com/vY8BILEkOi
— Eugenio Guarducci (@Vadodifritto) 4 aprile 2017
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