Anche Assisi entra nelle statistiche dei casi di personale sanitario aggredito dai pazienti: a finire nei guai un 38enne ubriaco e ferito alla testa che, soccorso all’ospedale di Assisi, ha picchiato l’infermiere che lo stava curando venendo denunciato per percosse aggravate.
I fatti sono accaduti lo scorso fine settimana, quando a seguito di segnalazione al Numero Unico di Emergenza Europeo, gli agenti della polizia di Stato del locale commissariato guidato dal vicequestore Francesca Di Luca hanno denunciato un cittadino italiano, di 38 anni, già noto alle forze dell’ordine, per il reato di percosse aggravate ai danni di un operatore sanitario.
I poliziotti, giunti presso il locale nosocomio, hanno appreso che il 38enne era stato soccorso dal personale del 118, poiché trovato riverso a terra con una ferita alla testa, verosimilmente causata da una caduta accidentale avvenuta in quanto ubriaco. Accompagnato in ospedale per le cure del caso, l’uomo, improvvisamente, ha iniziato ad agitarsi, percuotendo al volto l’infermiere che si è adoperato per contenerlo. Gli operatori, a quel punto, dopo aver riportato il 38enne alla calma, constatato che lo stesso ha rifiutato le cure dei sanitari, lo hanno denunciato per il reato di percosse aggravate.
Secondo i dati diffusi da Inail a fine 2023 e relativi al 2022 – forniti dal periodico Dati Inail, curato dalla Consulenza statistico attuariale dell’Istituto – i casi di aggressione e violenza ai danni del personale sanitario accertati dall’Inail nel 2022 sono più di 1.600, in aumento sia rispetto al 2021 sia rispetto al 2020, quando l’accesso alle strutture ospedaliere e assistenziali è stato fortemente limitato a causa dell’emergenza Covid-19. La situazione non è migliore in Umbria, dove i primi dati del 2023 parlano di almeno 150 casi, mentre nel ’22 in Umbria ce ne furono 141 (115 con aggressione verbale e 26 fisica) rispetto ai 47 del 2021 e 79 nel 2020).
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