Sono due umbri, entrambi residenti nella provincia di Perugia e assisani, due dei quattro vandali di Venezia. I quattro sono stati denunciati per il gravissimo atto vandalico commesso nei giorni scorsi. Lo riferisce un servizio della redazione di Venezia del TGR Veneto.
Secondo due dei tre tg Mediaset – nello specifico Tg4 e Studio Aperto, ma anche secondo la Nuova Venezia – i vandali sarebbero addirittura di Assisi. In realtà, secondo il Corriere dell’Umbria in edicola il 2 ottobre, sono un ventenne e un ventiduenne, di Petrignano d’Assisi e Cannara. Sono universitari fuori sede che frequentano l’Accademia delle Belle Arti.
Gli atti vandalici a Venezia sono avvenuti nella notte tra sabato 29 e domenica 30 settembre 2018. I vandali hanno imbrattato uno dei Leoncini realizzati da Giovanni Bonazza nel 1722, in marmo rosso di Cottanello. Scritte anche sul ponte del Carmine, con la scritta “mi state uccidendo”, sopra il disegno di un bambino con un palloncino.
Nel primo pomeriggio di domenica una ragazza ha ammesso, presa dal rimorso, di aver visto l’imbrattamento da parte di due ragazzi. I militari sono riusciti in breve a risalire all’identificazione sia dei due ragazzi, che si trovavano ancora a Venezia, sia della seconda ragazza, che era partita per la provincia di Trento.
La polizia locale ha raccolto le immagini delle telecamere presenti in città, anche di privati, fondamentali per la prima identificazione del quartetto di vandali di Venezia. I quattro, dei quali si stanno vagliando le singole posizioni, verranno denunciati all’autorità giudiziaria lagunare.
Sul caso interviene Stefano Pastorelli della Lega Assisi: “Non è nostra intenzione mettere alla gogna mediatica questi ragazzi, né nostro compito giudicare. Vogliamo però lanciare un’appello ai ragazzi in questione ed alle loro famiglie, ovvero chiedere loro di impegnarsi socialmente in modo volontario, presso la città di Venezia, per espiare ( se così possiamo dire) le proprie colpe. Tale gesto, potrebbe in qualche modo rifondere la Comunità Veneziana per questa mancanza di rispetto. In fondo quando si sbaglia, non c’è nulla da vergognarsi nel chiedere scusa”.
Presi i vandali del Leoncino in Piazza S.Marco! Adesso sono sotto interrogatorio e poi comunque deciderà il Magistrato. La Città non chiede vendetta ma un giusto risarcimento con lavori sociali pubblici davanti a tutti.
Grazie ai #carabinieri e alla #PoliziaLocale di #Venezia . pic.twitter.com/CUKQNsS9Jw— Luigi Brugnaro (@LuigiBrugnaro) 30 settembre 2018
(Aggiornamento del 2 ottobre 2018 alle 9 e alle 19)
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