Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Assisi, a seguito di una segnalazione pervenuta sul sistema “alert alloggiati”, hanno fermato e denunciato un uomo – classe 1956 – per aver violato la quarantena obbligatoria. L’allarme è scattato quando il 66enne, residente nella provincia di Brescia, è arrivato in un hotel di Assisi. Dal database in dotazione alle Forze dell’Ordine risultava, infatti, in isolamento domiciliare obbligatorio perché positivo al Covid-19, con divieto di allontanarsi dalla propria abitazione.
Gli agenti agli ordini del vicequestore aggiunto Francesca Domenica Di Luca, quindi, si sono portati presso la struttura alberghiera apprendendo dal personale che l’uomo si era recato presso una farmacia per effettuare un tampone. I dipendenti hanno poi informato gli agenti che l’uomo, essendo risultato negativo al test, li aveva informati che sarebbe andato personalmente in Commissariato per comunicare l’esito. Sentito dagli operatori in merito ai motivi del suo comportamento, il 66enne si è giustificato dichiarando di aver effettuato un tampone rapido a casa ed essendo risultato negativo aveva deciso di allontanarsi dalla propria abitazione per recarsi nella struttura alberghiera ad Assisi, nonostante il test di verifica fosse prenotato per qualche giorno dopo.
Gli operatori, dopo aver evidenziato la pericolosità di aver violato la quarantena obbligatoria per la salute pubblica, l’hanno informato sulle disposizioni attualmente vigenti in materia di prevenzione della diffusione del contagio da Covid-19. Al termine delle formalità di rito, gli agenti hanno deferito il 66enne all’Autorità Giudiziaria per il reato di epidemia, invitandolo a fare immediato ritorno presso la propria abitazione fino al termine del periodo di isolamento.
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