I cooking show fanno bene agli alberghieri umbri e tra questi all’Alberghiero di Assisi: lo certifica un articolo della Nazione Umbria in edicola il 13 novembre: l’Istituto professionale d’Assisi (servizi per l’enogastronomia e ospitalità alberghiera) diretto dalla preside Bianca Maria Tagliaferri, riconosciuto dalla Fondazione Agnelli come una delle scuole umbre più performanti, attualmente ha 1016 iscritti (nel 2000 quando nacque, la scuola ne contava appena 500), molti spinti dalla tv dal sogno di una carriera di successo. “Il lavoro riconosciuto dalla Fondazione Agnelli – spiega la preside Tagliaferri – ci riempie di orgoglio e ripaga l’intera comunità scolastica, in tutte le sue componenti, dei i sforzi umani, culturali e professionali che giornalmente vengono profusi per garantire sempre di più il successo formativo dei nostri giovani allievi ”.
“L’Alberghiero di Assisi – spiga la preside – ha inserito nei curricula la riscoperta e l’uso dei prodotti a chilometro zero del territorio. Questi percorsi mirano a preparare i giovani per renderli pronti ad inserirsi nel mondo del lavoro, che fa dell’agri-chef una delle figure più richieste dal mercato. In questo modo il cuoco di rango diventa anche il messaggero del territorio. Chi si impegna impara insomma una professione molto spendibile e, se va bene, anche molto redditizia. Gli studenti, come detto, arrivano da noi motivati da una passione. Ma c’è anche chi si iscrive per proseguire l’attività di famiglia o diversificarla”. Oltre che bravi in cucina, gli studenti dell’Alberghiero mirano ad essere bravi in comunicazione, per questo è stato introdotto un Piano operativo nazionale chiamato digitaly, la trasmissione di competenze sui prodotti tipici regionali.
Tra qualche giorno (a metà novembre, ndr) gli studenti dell’Alberghiero di Assisi debutteranno anche in televisione, ospiti di Antonella Clerici alla “Prova del cuoco”, dove daranno prova loro abilità culinarie e comunicative: oltre che per numero di iscrizioni, l’Istituto Alberghiero è cresciuto anche sul versante dell’offerta. “La scuola – racconta la preside Tagliaferri – ha introdotto corsi per la cucina dietetica, per i celiaci e per una corretta alimentazione. Di recente siamo entrati nel circuito dei ristoranti qualificati come `patrimonio europeo’”. Tra le attività proposte anche visite ad alberghi di altre regioni per esperienze dirette sul campo, partecipazioni a festival del food, fiere ed eventi legati al comparto turistico-alberghiero.
Tornando ai risultati della Fondazione Agnelli, i risultati sono chiari, come spiega l’analisi del vicepresideAldo Geraci: “l’istituto Alberghiero di Assisi licenzia il più alto numero di diplomati rispetto alle altre scuole e inanella un successo dopo l’altro. Entro due anni dal conseguimento del diploma, il 54% dei suoi diplomati risulta occupato e ha dovuto attendere un numero di giorni inferiore a quello dei diplomati presso altre scuole per trovare un contratto di lavoro significativo. Infatti in appena 8 mesi dal conseguimento del diploma sempre la stessa percentuale di ex alunni ha trovato una soluzione lavorativa coerente con il suo percorso formativo e peraltro entro soli 18 km dalle proprie abitazioni. E la coerenza del percorso formativo , riconosciuta sempre dai dati già citati, è un altro fiore all’occhiello della scuola che fa registrare una percentuale vicina al 69% e questo dato la pone non solo sopra tutti gli altri alberghieri umbri, ma sopra tutti gli istituti professionali per i servizi della provincia di Perugia. Inoltre, Il 13% dei diplomati risulta iscritto all’Università”.
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