Bellezze ritrovate è stato il titolo dell’evento svoltosi sabato 16 ottobre alle ore 17,30 nella Biblioteca diocesana (in via del Torrione) del Polo culturale della cattedrale di Assisi, durante il quale verranno presentati i restauri di tre tele custodite nella Sala Sermei del Museo diocesano e Cripta di San Rufino. Le opere raffigurano una Madonna col Bambino e San Francesco (1636), San Girolamo e San Rufino d’Arce (1637) e San Francesco consulta il Vangelo nella chiesa di San Niccolò (1630). (Qui un video esplicativo – link diretto)
Durante Bellezze ritrovate, dopo l’introduzione storico-artistica di Paola Mercurelli Salari, direttrice della Rocca Albornoz-Museo nazionale del Ducato di Spoleto e del Tempietto sul Clitunno, direttrice del Museo del Palazzo Ducale di Gubbio, e di Elvio Lunghi, storico dell’arte e docente presso l’Università per Stranieri di Perugia, il restauratore Fernando Carmisano ha illustrato, attraverso immagini video le fasi di restauro delle opere. “Il restauro è una bella notizia. Assisi – scrive lo storico dell’arte Elvio Lunghi – non è una città ferma, qualcosa si muove. Si muove con i suoi restauri San Francesco, si muove San Rufino: la città non è una bella addormentata, o anche un palcoscenico per i grandi della terra. Si muove con le sue forze, senza darsi troppa importanza. Il restauro è stato voluto da don Cesare Provenzi, spalleggiato dalle sirene che aprono, chiudono, spiegano, vivono questo piccolo museo che è la storia della Chiesa di Assisi. È stato eseguito da Fernando Carmisano, un siciliano che ha lasciato la regione più bella d’Italia per vivere ad Assisi: valli a capire questi siciliani, non gli manca il mare?”. Al temine dell’incontro è stato possibile vedere, dal vivo, le tele situate all’interno del museo, guidati dagli stessi relatori.
FOTO © Mauro Berti-Assisinews
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