Sono stati 1.195 le alunne e gli alunni che, insieme alle loro insegnanti, hanno aderito alle iniziative della biblioteca comunale in occasione della Giornata della Memoria e del Giorno del Ricordo, una vera e propria maratona di lettura online per sensibilizzare i ragazzi sulle tematiche culturali, sociali e storiche della Shoah e delle vittime delle Foibe. Un’iniziativa molto apprezzata che ha incontrato il consenso delle insegnanti e degli alunni con i quali è stato possibile instaurare un dialogo con spunti interessanti e momenti di riflessione su quanto il passato possa essere d’aiuto e d’insegnamento per costruire un futuro senza violenza.
“Le letture online sono state l’occasione – ha affermato l’assessore alla cultura Veronica Cavallucci – per rinnovare l’invito a usufruire dei servizi della nostra biblioteca, bella, aperta e accessibile. Piccoli gesti di sensibilizzazione che stanno portando i loro frutti, infatti, molti sono gli studenti che usufruiscono delle aule studio della biblioteca comunale di Assisi. Quindi ringraziamo i 1.195 utenti, i dirigenti scolastici, i docenti e gli alunni per essersi collegati con noi”.
Dal 10 febbraio è stato allestito all’interno della sezione locale della biblioteca comunale, il Centro assisano di documentazione sul Giorno del Ricordo, una nutrita bibliografia tematica sull’argomento. Il Comune ricorda inoltre gli orari di accesso al pubblico della biblioteca comunale: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18; chiuso il mercoledì pomeriggio, il sabato e la domenica. Per ogni informazione: biblioteca@comune.assisi.pg.it (telefono 075-813481). (Continua dopo la foto)
Sempre in tema di Giorno del Ricordo, un evento commosso e partecipato è stato quello svoltosi giovedì 10 febbraio a Santa Maria degli Angeli, presso il Parco Norma Cossetto adiacente a Via Martiri delle Foibe, organizzato dal Comitato 10 Febbraio di Assisi. Nonostante due anni di assenza forzata del pubblico, a causa dell’emergenza pandemica, la solennità civile nazionale, dedicata al ricordo dei massacri delle foibe e l’esodo giuliano dalmata, ha registrato una cospicua affluenza popolare, riconfermando il grande sentimento che lega i cittadini di Assisi a questa data.
Sotto l’attenta regia di Gabriele Valecchi, la commemorazione ha visto susseguirsi diversi interventi. Eraldo Martelli ha ricordato il martirio dei tanti italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia, uccisi e gettati nelle cavità carsiche dai partigiani comunisti di Josip Broz Tito. «Una tragedia – asserisce Martelli – di cui va preservato il ricordo, trasmettendolo alle nuove generazioni. Il ricordo di quelle migliaia di italiani che trovarono la morte nelle foibe, o costretti alla fuga dalle loro case per non subire la sanguinosa pulizia etnica perpetrata dai massacratori rossi jugoslavi». Al termine del suo intervento, Martelli ha ricordato le figure di Norma Cossetto, la giovane studentessa istriana seviziata, uccisa e infoibata dai partigiani jugoslavi, a cui è dedicato l’omonimo parco, e dell’assisano Capitano Giovanni Renzi, vittima, anch’esso, della barbarie titina. In continuità con questo ricordo, Federico Pulcinelli ha letto le motivazioni che portarono al riconoscimento della Medaglia d’Oro al Merito Civile di Norma Cossetto e al Valore Militare di Giovanni Renzi.
Presenti all’evento anche il Sindaco Stefania Proietti, il Vicesindaco Valter Stoppini, il Consigliere regionale Stefano Pastorelli e i Consiglieri comunali Stefano Apostolico e Jacopo Pastorelli. «Dopo due anni dall’ultima manifestazione pubblica – ha affermato il Primo cittadino – oggi ci ritroviamo qui a celebrare assieme il ricordo dei nostri connazionali, vittime di un odio cieco e disumano, e di tutti gli esuli giuliano-dalmati. Proprio di fronte agli esuli che, oggi, vivono ad Assisi, voglio volgere uno speciale ricordo agli uomini e alle donne dell’esodo, di cui è giusta la definizione di “due volte italiani”: una volta per nascita e l’altra con la scelta di rimane tali».
La parte finale degli interventi è stata lasciata al professore Paolo Anelli, studioso dell’esodo giuliano dalmata, e, in particolare, a chi visse direttamente quelle atrocità; a chi, perché italiano, dovette fuggire da terre italiane nel tentativo di salvarsi dalla morte “rossa”. Raffaella Panella e Luigi Giusepponi, i due ex-esuli cittadini di Assisi, e Luciana Migliosi, cittadina di Bastia Umbra, hanno raccontato, ancora una volta, le loro commoventi storie nella speranza che tutto ciò venga conservato e trasmesso a futura memoria.
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