Il campanile di San Rufino, reso visitabile da qualche mese, ha riscosso un grande interesse. A fare il punto è don Cesare Provenzi, parroco del Duomo e priore del Capitolo di San Rufino, insieme al personale del museo diocesano. Da tempo c’è la volontà di rilanciare l’area di Assisi intorno alla Cattedrale con servizi e iniziative ad hoc.
Anche per questo don Cesare, si è fortemente adoperato – con la parrocchia e in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia – per far sì che si potesse raggiungere la sommità del campanile di San Rufino. Dopo aver percorso circa 130 gradini, a circa 50 metri di altezza, è possibile ammirare scorci unici della città di Assisi. “Sono soddisfattissimo dell’andamento estivo: in tre mesi abbiamo avuto 7.500 paganti. Undicimila da aprile a ottobre, mese della chiusura”, dice don Cesare. Basti pensare che la visita notturna del campanile, ad agosto, doveva svolgersi per due turni: è andata avanti fino alle due di notte.
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Soddisfazione anche per l’andamento del museo diocesano. In tutto il 2018, ci sono stati 40.000 visitatori paganti, il doppio rispetto all’anno prima. Particolare successo ha riscosso la visita sui luoghi di Francesco: hanno partecipato circa 300 persone. Per il 2019, almeno un paio gli eventi in programma da segnalare. Uno, a marzo, sul cinquantenario dell’allunaggio, ‘approfittando’ di un sarcofago romano con il mito di Selene (appunto la della della Luna) e Endimione che ospitò il feretro del santo patrono Rufino. Il secondo riguarda invece i campanari – di san Rufino e non solo.
A questo proposito, nei giorni scorsi, dalla pagina social del museo, è stato lanciato un appello all’ultima generazione di campanari a corda, coloro che suonavano le campane in caso di festività o allarme. “Per rendere omaggio a questi campanari, vorremmo raccogliere tutto il materiale possibile che ci aiuti a dare un volto ai loro nomi (o almeno a quelli più vicini ai nostri tempi!). Le testimonianze saranno raccolte fino al due marzo. Possibile contattare la pagina Facebook del museo e/o chiamare lo 075.812712. L’obiettivo è realizzare una mostra che ricostruisca questo piccolo pezzo storia della città”.
L’apertura della mostra avverrà contestualmente alla riapertura del campanile di San Rufino. Ma intanto, una settimana fa, una decina di campanari si sono presentati al museo per “un bellissimo pomeriggio all’insegna dei ricordi. Vogliamo ringraziare di cuore – dicono dal museo – tutto lo straordinario gruppo di campanari di San Rufino che ci hanno deliziato ed emozionato con i loro vivaci e divertenti racconti capaci di portarti in una Assisi che merita di essere conosciuta anche dalle generazioni future”.
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