In occasione della Domenica di carta 2020, all’Archivio di Stato di Assisi va in scena una doppia iniziativa. Oltre all’appuntamento in programma dal titolo Epidemie e antichi rimedi nelle carte dell’Archivio, sarà inaugurata anche una mostra dedicata al Monte di Pietà di Assisi. L’esposizione Gli Aghi di Assisi, proposta e organizzata da Giampiero Italiani e curata da Federica Romani, sarà inaugurata domenica 11 ottobre alle 9 e resterà aperta sino al 25 novembre, nella sezione assisana dell’Archivio, in via Corso Mazzini. La mostra è corredata di un apparato didattico pensato da Dino Renato Nardelli come contributo per la didattica a distanza nella scuola secondaria.
“Nel 1468, le magistrature comunali si accingono” a varare nuove disposizioni per la fondazione di un Monte de la pietà et de la Vergine Maria, Matre de misericordia”, spronati dalle prediche di Fortunato Coppoli, uno dei massimo autori dell’erezione dei Monti. Il primo statuto del Monte viene pubblicato nella Riformanza del 14 giugno 1468, in essa si legge che scopo primario della nuova istituzione è quello di “sobvenire alle persone bisognose in le cose licite”.
Con finalità caritativa e solidaristica nel corso del 1400 l’Ordine religioso dei FRANCESCANI, attento agli aspetti concreti dell’evangelizzazione, come mezzo di “cura” della povertà e di lotta all’usura diede vita ad una delle prime esperienze storiche di quella che oggi potrebbe essere definita Banca “etica”: i Monti di Pietà, i Monti Frumentai ed altri. I Monti di pietà, operavano in particolare a favore delle popolazioni urbane. Sulla base di un capitale frutto di donazioni pubbliche e private, sostenevano le famiglie meno abbienti con la concessione di prestiti di limitata entità a miti condizioni. I Monti frumentari, operavano a favore dei contadini bisognosi per prestare grano all’epoca della semina, con l’impegno di restituirlo, dopo il raccolto, con un modesto aumento; di solito si prestava a misura “rasa” e si restituiva a misura “colma”. La differenza di quantità tra misura rasa e misura colma costituiva l’interesse che il cntadino doveva pagare.
Il percorso documentario che sarà inaugurato in occasione della Domenica di carta 2020 cerca di ricostruire le vicende, talvolta travagliate, del Monte, i nuovi provvedimenti del 1473, dovuti alla predicazione di frate Agostino da Perugia e la successiva riforma del 1485 suggerita dalla predicazione di Bernardino da Feltre. Verranno inoltre esposte delle opere tessili della Collezione dell’Accademia del Punto Assisi.
La mostra documentaria si propone alle scuole secondarie del territorio come laboratorio sui documenti e verrà corredata da schede utili per la didattica a distanza. È inoltre pensata quale contributo di approfondimento storico per l’evento internazionale The Economy of Francesco ce si terrà ad Assisi. L’esposizione, per le normative anti Covi 19, è visitabile muniti di mascherina e a gruppi di 7 persone per volta.
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