L’archivio dell’Ente Calendimaggio passa all’Archivio di Stato, dopo il benestare del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Sabato 23 settembre mattina, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2017, si è svolta una conferenza stampa per siglare il passaggio definitivo del materiale sulla più grande festa laica assisana dagli anni ’60 ad oggi, visto che il materiale delle edizioni precedenti è già in possesso dell’Archivio).
Nei giorni scorsi il presidente dell’Ente Calendimaggio aveva spiegato che l’obiettivo è quello di mettere a disposizione di cittadini e studiosi tutte le foto, i faldoni e i manifesti, e in generale tutto il materiale che documenta la storia del Calendimaggio degli ultimi decenni. “Verrà conservato in maniera più adeguata rispetto all’attuale – spiega il presidente Pecetta – e sarà a disposizione di tutti i cittadini che ne faranno richiesta: sarebbe bello se qualcuno tornasse ad esempio a fare delle tesi di laurea sul Calendimaggio”.
“L’idea è quella di salvaguardare la storia del Calendimaggio, ma anche della città, perché il Calendimaggio fa parte della storia della città”, ha aggiunto Pecetta, mentre Federica Romani dell’Archivio di Stato ha sottolineato come la sezione assisana potrà conservare e valorizzare l’archivio e magari farlo conoscere ai giovani grazie all’alternanza scuola lavoro che già permette agli studenti del territorio di lavorare all’archivio di Stato.
La presidente del consiglio comunale Donatella Casciarri ha ringraziato Archivio e Ente perché “il Calendimaggio crea e distrugge, l’idea di poter fare un archivio, non solo dei documenti, ma anche ad esempio delle scene, è importante per la città. Ha un valore infinito”.
Il Priore della Magnifica, Massimiliano Della Vedova ha ringraziato i promotori del progetto perché sviluppa quello che già Parte de Sotto sta facendo, mentre Pietro Frascarelli, Massaro della Nobilissima Parte de Sopra, ha ricordato come questa iniziativa possa valorizzare il Calendimaggio e dargli il posto che merita in un contesto in cui manifestazioni simili nascono anche oggi.
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