Eugenio Guarducci sogna un budget per cultura e turismo da tre milioni di euro (300.000 solo per il periodo natalizio), rivendica di aver incontrato decine di associazioni del territorio e centinaia di persone (“Non sono stato con le mani in mano e non ho mai visto tanta voglia di fare come ad Assisi”), offre un suggerimento – “Assisi deve imparare anche a dire no e a razionalizzare” – e anche un motto di vita: “Tirare a campare non è nelle mie corde e non dovrebbe essere neanche in quelle di Assisi”.
PRIMO PIANO SULL’AUTORE E I TEATRI DI ASSISI – Eugenio Guarducci, assessore a cultura e turismo, è stato intervistato dal Corriere dell’Umbria in edicola questa mattina, e oltre a un breve accenno su Primo Piano sull’Autore in cui ribadisce che “Sospendere è una decisione che hanno preso gli organizzatori, come Comune avevamo suggerito di migliorare la comunicazione” espone i suoi progetti per il futuro: premettendo però che per realizzarli, ma soprattutto per realizzarli, servono fondi.
QUATTRO PROGETTI PER ASSISI – Intervistato dal Corriere dell’Umbria, Eugenio Guarducci suggerisce dunque Assisi Souvenir, “un Festival culturale degno di questo nome, da realizzare a luglio”, per cui – posto che il Comune farà la sua parte – si è ‘bussato’ anche alla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Obiettivo, recuperare il significato giusto di ricordo oggi affidato a una rappresentazione più dozzinale: “Il sottotitolo – diceva l’assessore in un’intervista sempre al Corriere dell’Umbria, realizzata lo scorso agosto – sarà ‘Festival delle eccezioni’, ossia appuntamenti eccezionali con personaggi straordinari in luoghi insoliti. Per esempio in cima al Mortaro: la cosa più difficile nel fare un evento in questo posto è non farlo. O anche la cava di pietra rosa, luoghi e scorci meno noti. Per ricordare Assisi non attraverso il solito gadgettino ma attraverso location bellissime più in ombra”. Eugenio Guarducci pensa poi a un evento enogastronomico in primavera che si aggiunga a Unto (in scena in autunno) e al quale, “visto il messaggio di Assisi”, potrebbe partecipare il mondo equosolidale, a un appuntamento sui cammini naturalistici (di recente sono arrivati in città i camminatori di Italian Wonder Ways) e a un grande evento con tutti i cori della città, che sono quattordici e insieme potrebbero realizzare un Festival canoro.
IL BUDGET PER IL TURISMO DI ASSISI – Eugenio Guarducci ha in mente una cifra ideale, tre milioni di euro, che potrebbero arrivare in parte anche dai checkpoint, e la tassa di soggiorno: “Quando ho esposto agli operatori turistici le mie idee (soldi per realizzare eventi) – ha spiegato l’assessore – sono stati d’accordo; e quando ho parlato di tassa di soggiorno regionale, regionale era tra virgolette perché dovrebbe essere omogenea tra tutti i Comuni umbri. Se gli altri Comuni ci staranno, bene, e se il Governo, toglierà l’impedimento di farla adottare da parte degli enti locali finora sprovvisti, nei prossimi mesi Assisi potrebbe partire, anche da sola”.
TURISMO RELIGIOSO E NON SOLO – L’obiettivo di Eugenio Guarducci è attirare il turismo non solo religioso, a cominciare già dal prossimo Natale, che farà da ‘numero zero’ per quello che si programma nel 2017: “Abbiamo in mente una grande campagna di comunicazione che faccia di Assisi il punto di riferimento del turismo natalizio del centro Italia, puntando soprattutto sul centro-Sud: penso ad esempio alla Sicilia, grazie al volo da e per Catania: obiettivo, far soggiornare i turisti più giorni (e notti), ma oltre ad organizzare eventi, bisogna anche comunicarli, altrimenti si vivacchia; idealmente, servono circa 300.000 euro”. Per l’assessore, come aveva spiegato nell’intervista ad agosto sempre al Corriere, “Assisi ha bisogno di un pizzicotto, in diverse parti del corpo. Serve una nuova progettualità, una proposta culturale diversa rispetto a quella attuale che tende sempre a guardare all’indietro, verso le radici. Questo spiega la presenza di tanti sbandieratori, tamburini, balestrieri. Poi c’è un richiamo al sacro, per la presenza di due fenomeni come San Francesco e Santa Chiara. Se si vuole guardare al futuro sono importanti le radici ma va, sfruttato il presente”.
PIÙ EVENTI, MA ANCHE PIÙ QUALITÀ – Insomma, servono più eventi ma anche (a volte) più qualità: per Eugenio Guarducci, “Assisi deve essere consapevole del suo nome e saperdire di no: ci sono state proposte con nomi altisonanti, che però non si sono poi rivelate all’altezza delle aspettative, per i nomi coinvolti o la qualità degli eventi”. In attesa di un budget migliore, si lavora alle piccole cose: “Quando sono arrivato ho trovato anche punti deboli che abbiamo risolto, come info-point chiusi (che abbiamo riaperto), un ufficio informazioni chiuso a pranzo (ora è aperto e la considero una conquista), una depliantistica alla Rocca Maggiore che risaliva agli anni ‘90”. (Continua dopo i tweet)
Da oggi finalmente Infopoint @cittadiassisi aperto orario continuato
Tks #cgil #cisl #uil #Rsu #civilta‘&buonsenso pic.twitter.com/ItLLAMUP2n— Eugenio Guarducci (@Vadodifritto) September 19, 2016
Stamattina si inizia con una bella rinfrescata.
Da domani in Giunta penseremo a cosa farci#primi100giorni pic.twitter.com/lwQQN1AmHW— Eugenio Guarducci (@Vadodifritto) July 10, 2016
LYRICK E METASTASIO – E se si ragionerà sul Lyrick (“Ottimo per le convention, ma non ha sale che possano permettere di lavorare in piccoli gruppi; e poi, non è minimamente anche pubblicizzate”) c’è spazio anche per il Teatro Metastasio: “Per me Assisi – conclude Eugenio Guarducci – deve avere un teatro che sia in grado di ospitare rassegne ed eventi: la convenzione attuale scade a fine dicembre, io sul tema ho le mie idee ma, ne parleremo in giunta”. (L’intervista all’assessore sul Corriere dell’Umbria, clicca per ingrandire)
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