La grotta di Cinicchia conquista sempre più nuovi visitatori: nei giorni scorsi è stata “ispezionata” dall’architetto Joseph Grima, consulente di Eugenio Guarducci per cultura e turismo; la struttura potrebbe essere una delle location di Assisi Universo, manifestazione prevista a luglio che vede Grima direttore artistico. “Grima si è detto molto interessato”, spiega al Corriere dell’Umbria di qualche giorno fa l’imprenditore Marcello Betti, uno degli scopritori della grotta di Cinicchia (che è in realtà una sorta di cripta forse di epoca longobarda).
La grotta di Cinicchia, che si trova a poche centinaia di metri in linea d’aria, dalla basilica di San Francesco, è stata riscoperta pochi anni fa e secondo alcuni sarebbe stata anche uno dei covi del brigante Cinicchia (o Cinicchio, al secolo Nazareno Guglielmi, vissuto a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, capo di una banda di malviventi). Anche la professoressa Letizia Ermini Pani, archeologa della Sapienza di Roma e vicepresidente del Cisam di Spoleto, ha visitato la grotta di Cinicchi, formata da due locali collegati da un lungo corridoio. L’entrata è una apertura nel terreno con una volta a botte. L’ipotesi più probabile è che sia un tratto di un antico acquedotto poi riutilizzato (con ristrutturazioni e riparazioni condotte in varie epoche) a scopi abitativi.
Tra le curiosità sulla grotta di Cinicchia, alcune nicchie sulle pareti che lasciano ritenere che, nei secoli, il luogo sia stato utilizzato come luogo di ricovero. Secondo alcuni potrebbe essere stato anche frequentato da Frate Elia, compagno di Francesco, di cui fu successore nella guida dell’ordine e amico di Federico II, l’imperatore definito “stupor mundi”. Alcuni studiosi locali ritengono che la grotta di Cinicchia sarebbe la stessa di cui paria Tommaso da Celano, primo biografo del santo di Assisi, dove Francesco, appena convertito, sarebbe andato a ritirarsi e a pregare.
Aggiornamento dell’11 maggio, riceviamo e pubblichiamo da Angelo Maccabei: “Volevo rilevare che nel 2006 con l’accademia Properziana del subasio è uscito un libro dal titolo “La valle del Tescio”. Pubblicavamo tra le foto del fiume e gli insediamenti storici pure la grotta di Cinicchia ampiamente documentata con rilevazioni tecniche effettuate dall’ing. Paolo Marcucci e foto fatte dall’allora gruppo Ztl di Assisi. Che poi Marcello Betti o chiunque abbia scoperto la grotta, assicuro che da piccoli tutti noi assisani conoscevamo questo luogo. Purtroppo la perdita di conoscenza del territorio da parte dei superstiti residenti si è molto ridotta ed ora gli scopritori, a parte Cinicchio o Cinicchia, sono molti. Invito a vedere la planimetria tecnica nel suddetto libro, se ancora in commercio, ma sicuramente in archivio, per non scoprire l’acqua calda”.
Foto tratta da luoghimisteriosi.it
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