Si è parlato di tutela del lavoratore e in particolare delle lavoratrici nel convegno dal titolo “Diritto e dignità delle Lavoranti dal 1822”, che rientra nelle iniziativa per la Festa della Donna dell’8 marzo. Ad Assisi, in via Porta Perlici al numero 6, dentro le mura storiche della città antica, aveva sede una Fabbrica di aghi e spilli, dove le pari opportunità erano puntualmente applicate, e per il secondo anno consecutivo la storia delle lavoranti all’Orto degli Aghi è stata analizzata nel corso di un convegno. “È già il secondo anno volentieri a questa iniziativa – ha detto Gemma Paola Bracco Consigliera di Parità della Provincia di Perugia – perché è importante far sapere che già nel 1822 c’erano imprenditori illuminati che riconoscevano la figura della donna lavoratrice aiutandola e agevolandola nei suoi diversi ruoli di mamma, donna e operaia. Ancora oggi nel lavoro c’è diversità di retribuzione tra uomo e donna anche se sembra che il lavoro femminile sia in aumento”.
Giampiero Italiani di Assisium sta lavorando al consolidare un percorso per il recupero documentario della storica manifattura assisiate e divulgare questa lontana esperienza di lavoro femminile quale originale contributo per la promozione dei valori delle Pari Opportunità e della Cultura di Impresa. “Per agevolare le lavoranti all’Orto degli Aghi – ha affermato Italiani – il titolare della fabbrica prevedeva, nel regolamento ritrovato e arrivato fino a noi, che le donne potessero lavorare con orario ridotto l’inverno (periodo freddo in cui i bambini si ammalavano di più) e magari recuperare le ore nel periodo estivo. Stiamo parlando di più di 200 anni fa. La lungimiranza indiscussa di questo imprenditore, lo porta a permettere alle donne di potersi portare il lavoro a casa, modernità raggiunta da pochi anni nel mondo del lavoro”.
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