Si terrà venerdì 16 febbraio alle 10.30 la conferenza stampa di presentazione con il conseguente svelamento dell’affresco della “Madonna in trono col bambino, angeli e san Francesco” di Cimabue, noto anche come “Maestà di Assisi”, a conclusione dei lavori di restauro. Realizzato da un’équipe della Tecnireco, diretta dal capo restauratore della Basilica di San Francesco prof. Sergio Fusetti, grazie al contributo della casa automobilistica Ferrari, il progetto conservativo è iniziato a gennaio 2023, a cinquant’anni dall’ultimo intervento ed è durato circa un anno.
Databile tra il 1285 e il 1290 – la prima realizzata da Cimabue all’interno della Basilica – la Maestà di Assisi è situata nella parte destra del transetto settentrionale della chiesa inferiore della Basilica di San Francesco. L’affresco è celebre non solo per la raffigurazione della Vergine in trono, ma anche per quello che si ritiene essere uno dei ritratti più antichi e affidabili di san Francesco stesso, realizzato, secondo la tradizione, sulla base delle indicazioni di chi lo aveva conosciuto personalmente.
Come spiegato poco meno di un anno fa, “Lo stato di conservazione del dipinto per quanto concerne la stabilità degli strati preparatori e pittorici non è dissimile da quello riscontrato negli affreschi limitrofi anche se eseguiti in epoche più tarde. Il sito di cui fa parte la Basilica è tra quelli indicati a forte rischio e vulnerabilità sismica, come purtroppo hanno dimostrato i tragici eventi del 1997, motivo per cui è diventato particolarmente importante seguire un rigido calendario di interventi di manutenzione e restauro. Nel caso specifico l’ultimo intervento approfondito di monitoraggio visivo del dipinto ha avuto luogo circa 25 anni fa in concomitanza con il sisma, anche se durante questo ultimo periodo non è mai venuto meno un controllo a cadenza annuale, che con osservazioni ravvicinate a luce naturale e a luce radente e mediante auscultazione e percussione con le dita ha escluso uno stato di sostanziale pericolo per la preziosa opera. Precedentemente le operazioni di restauro vennero effettuate dall’ICR nel 1973 e giunsero alla conclusione che l’affresco originale era molto consumato”.
Nella prima parte dell’evento del 16 febbraio, il funzionario Storico dell’Arte dott. Giovanni Luca Delogu ed il capo restauratore prof. Sergio Fusetti presenteranno in dettaglio i lavori svolti sull’opera dopo i saluti del Custode del Sacro Convento fra Marco Moroni, OFMConv, e del soprintendente ing. Giuseppe Lacava; seguirà, presso la chiesa inferiore della Basilica, lo svelamento della Maestà di Assisi restaurata.
Foto dei restauri del Sacro Convento di Assisi pgc
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