La pandemia non ferma l’attività del museo diocesano di San Rufino ad Assisi, che si sviluppa anche online. Ma va bene anche l’attività ‘fisica’: nonostante le difficoltà incontrate a causa della pandemia e il periodo limitato di apertura durante l’anno appena passato, il museo ha raggiunto cifre di tutto rispetto, in termini di pubblico: 16.710 visitatori, quasi tutti paganti (gli ingressi gratuiti hanno superato di poco le 1100 unità), che si sono concentrati soprattutto tra giugno e ottobre. Se nel 2018 i visitatori erano stati 40.000, nel 2019 i visitatori a metà anno erano stati 16.100, con buoni risultati ad aprile (5.672 visitatori), maggio (3.431) e giugno (3.307), mentre a ottobre del 2019 si erano avuti circa 5.000 visitatori.
Per quanto riguarda il web, sta prendendo sempre più una forma compiuta il progetto, finanziato dalla Regione “Incont’Arti oltre l’Immagine”, al quale hanno preso parte nove musei della rete museale ecclesiastica dell’Umbria (MEU). L’azienda grafica di Tarquinia Skylab Studios, incaricata lo scorso anno di realizzare gran parte dei contenuti previsti dal bando, per il Museo Diocesano e Cripta di San Rufino, ha già portato a termine il virtual tour del Museo diocesano di San Rufino e del campanile della cattedrale, che verrà presto caricato nel sito web e quindi reso perfettamente fruibile. Pochi giorni fa è stato consegnato il totem da esterno con alcune istruzioni stampate per scaricare, su dispositivi mobili, il software utile ad accedere alle novità multimediali previste in alcune zone del museo. I contenuti riguarderanno l’approfondimento di tre opere accessibili tramite qr code, ritenute tra le più importanti della collezione museale; inoltre, di un’opera in particolare, ma non vogliamo svelare di più, sarà possibile godere di un interessante racconto direttamente… dal suo protagonista.
Già durante il periodo natalizio, il giorno di Santo Stefano, il Museo diocesano di San Rufino aveva dato un assaggio del progetto in itinere, organizzando il concerto dal titolo “Te Matrem Laudamus” , in collaborazione con l’Ensemble musicale “I Trobadores”. L’evento era andato in onda on line sui nostri profili social e trasmesso, a più riprese, anche dal canale televisivo Maria Vision. Il progetto si incentra proprio su questo: puntare su nuove tecnologie, sulla multimedialità per valorizzare in maniera contemporanea le realtà museali ecclesiastiche umbre rendendole, per quanto possibile, raggiungibili anche “da lontano”, vista la complessa situazione sanitaria che, da novembre ad oggi, ha reso necessaria la chiusura dei musei e di tutti gli altri istituti culturali. Nonostante le restrizioni imposte, infine, l’attività del museo diocesano non si ferma. Come anticipa don Cesare Provenzi, priore della cattedrale di San Rufino, grazie ai contributi CEI 8×1000 sono in programma i restauri di tre opere realizzate da Cesare Sermei, nonché, con il finanziamento concesso dalla Fondazione Cassa Di Risparmio di Perugia, il recupero di una tavola dipinta da Matteo da Gualdo.
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