Un incontro a Rocca Sant’Angelo per conoscere meglio la Chiesa di Santa Maria della Rocchicciola: ad organizzarlo, per giovedì 10 agosto 2017 alle ore 17,30, il circolo culturale “primomaggio”; interverranno padre Mauro Gambetti, Custode Sacro Convento di Assisi, Elvio Lunghi, Docente di Storia dell’Arte all’Università per Stranieri di Perugia e Luigino Ciotti, presidente del “primomaggio”.
Rocca Sant’Angelo, detta anche Rocchicciola, piccola località dell’assisano che tanto è stata amata “paesello perso fra i monti umbri” dal poeta e scrittore danese Giovanni Joergensen e definita “luogo celestiale” dallo studioso di storia francescana Edouard Schneider nel 1927, era nel 1232 una delle 51 balie del Comune di Assisi. Del 1380 è la prima menzione di castrum.
Oggi il borgo ed il castello di pendio di Rocca Sant’Angelo, al cui interno attualmente abitano solo 4 famiglie su 142 abitanti complessivi dell’intera frazione – dati ISTAT 2011 -, sono quasi completamente recuperati dal degrado precedente compresa la chiesa di S. Paolo restaurata, dopo i danni del terremoto del 1997, ed ora anche le mura. Il valore aggiunto è però costituito dalla vicina Chiesa di S. Maria della Rocchicciola (e non in Arce come impropriamente viene chiamata), con annesso convento, con affreschi votivi del XIV-XVI sec. con opere di Bartolomeo Caporali, Orlando Merlini ecc..ed un Crocefisso su tavola (1470 c.) di Matteo da Gualdo.
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