Inserimento di Assisi nell’area cratere, dopo le accuse di Leonardo Paoletti, nei giorni scorsi critico sulle mancanze della giunta, arriva la replica dell’amministrazione comunale, che parla di “illazioni” da parte dell’ex assessore ed ex consigliere. “L’inserimento del Comune di Assisi nell’area del cratere – scrive tra l’altro la giunta – non dipende dalle richieste che il Sindaco può fare o non fare al commissario straordinario per la ricostruzione ma dipende da elementi oggettivi, quali principalmente il livello di danneggiamenti effettivamente registrati dopo le scosse”.
L’amministrazione ricorda tra l’altro che “nel territorio di Assisi, per fortuna, il livello di danno è stato molto basso: su 770 sopralluoghi di verifica effettuati su edifici pubblici e privati sono state emesse solamente 40 ordinanze di inagibilità che hanno riguardato perlopiù strutture vecchie non ristrutturate dopo il sisma del ’97. In nessuno di questi casi è stato necessario ricorrere ad autonoma sistemazione. Sulla base, quindi, dei dati che ciascun comune umbro ha comunicato al Centro di Protezione Civile Regionale, il Commissario ha emesso apposita ordinanza in cui è stato riconosciuto ad entrare nella prima fascia solamente il Comune di Spoleto peraltro gravemente danneggiato; al punto 4 della stessa ordinanza il Commissario ha però precisato che per gli altri comuni non ricompresi nel ‘cratere’ i soggetti che hanno subito danni dal sisma potranno comunque godere dei benefici di cui al Decreto Legge n. 189/2016”.
Sempre a proposito del mancato inserimento di Assisi nell’area cratere, la giunta passa poi a “smentire nel merito le affermazioni di Paoletti, in quanto con nota prot. 0043650 del 24-11-2016 la giunta ha chiesto al Commissario Vasco Errani che il Comune di Assisi usufruisca anche dei benefici di cui all’art. 48 del D.Lgs 189/2016 per il sostegno alle attività produttive e turistico ricettive che hanno registrato un drastico calo del fatturato. Ovviamente queste richieste non sono state sbandierate sulla stampa: non c’è motivo per farlo ed inoltre è stato ritenuto opportuno non alimentare ulteriormente la psicosi e le paure che hanno già fatto scappare dall’Umbra migliaia di turisti. Per quanto riguarda quindi gli immobili e le attività economiche del comune di Assisi che sono risultati colpiti dal sisma del 26 e 30 ottobre 2016, i cittadini possono stare tranquilli sul fatto che potranno ottenere i contributi previsti per Legge”.
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