È stato sottoscritto l’accordo per il canone concordato tra il Comune di Assisi e le associazioni della proprietà rappresentate da Ape – Confappi- Confabitare Perugia – Appc e i sindacati degli inquilini rappresentati da Sunia–Sicet – Uniat Aps Umbria – Unione inquilini – Feder.Casa – Conia con l’intervento per la parte dei contratti di locazione di natura transitoria afferenti agli studenti universitari l’organizzazione Sinistra Universitaria-Udu Perugia e per la presa visione l’Agenzia per il diritto allo studio universitario.
In base all’accordo sono previsti benefici e rilevanti sgravi fiscali per le singole persone, le famiglie e gli studenti universitari.
L’accordo sul canone concordato in sostanza tutela e agevola locatore e locatario ed è riferibile alla locazione abitativa, alla locazione abitativa di natura transitoria e alla locazione abitativa per studenti universitari. Sul fronte Imu, a livello comunale, in base all’accordo firmato ieri, l’aliquota prevista è dello 0,70% che, in caso di asseverazione del contratto stesso, è ridotta al 75% e quindi pari allo 0,525% (anziché 1,06%). La stessa è estesa a tutti i tipi di contratti di locazione e rimarrà invariata anche nel caso in cui vi siano più immobili da locare.
“Si tratta di un accordo importante – sostiene il Comune – che tiene insieme l’esigenza degli inquilini, ad avere canoni di affitto più sostenibili, e quella dei proprietari immobiliari, per l’esigibilità di quanto dovuto. E soprattutto punta sulla qualità dell’abitare e su un riequilibrio del mercato degli affitti, garantendo agevolazioni fiscali in termini di Irpef e Imu a chi affitta e chi è affittuario.
L’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco, dall’assessore comunale all’edilizia residenziale pubblica e dal segretario generale, ha espresso soddisfazione per l’intesa sottoscritta, che ha la validità di un anno, finalizzata anche a favorire l’emersione del sommerso e combattere le speculazioni, oltre che fornire agevolazioni fiscali importanti a decide di aderire all’accordo per gli affitti a canone concordato”.
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