Confcommercio Assisi torna a criticare come viene comunicato il terremoto, ma anche la scelta di portare a Siena, per esporle, opere d’arte provenienti dai centri della Valnerina colpiti dal sisma.
Lunedì scorso si è svolto un incontro degli aderenti a Confcommercio Assisi, al quale – riporta La Nazione in edicola questa mattina – ha partecipato anche l’assessore al turismo Eugenio Guarducci e che è stato non solo l’occasione per rilanciare la richiesta di fare qualcosa per le tasse comunali che gravano sulle attività, ma anche una richiesta di conoscere le iniziative da mettere in campo nel 2017 sul fronte turismo.
Confcommercio Assisi apprezza la scelta della Regione Umbria di promuovere campagne promozionali per l’Umbria, ma ritiene sbagliate le modalità con cui le informazioni sui terremoti vengono diffese dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e critica la scelta di esporre a Siena opere d’arte provenienti dalle zone dell’Umbria colpite dal terremoto.
“Noi crediamo – spiega il presidente di Confcommercio Assisi Vincenzo di Santi alla Nazione – che sia un fatto grave: per la Regione era un’opportunità, la mostra poteva e doveva essere tenuta in Umbria. Non capiamo come la Regione non abbia fatto un atto programmatico con la Soprintendenze e le Diocesi per poter per far rimanere nella nostra terra questi tesori. Assisi, sin da subito, aveva dato la sua disponibilità e sicuramente altre soluzioni sarebbero state possibili. Era bello poter fare un `percorso’ storico-artistico così da spingere i visitatori a venire nella nostra regione. Se il movimento di visitatori riprende, la gente torna anche a Norcia, ma se ci svuotiamo delle nostre bellezze facciamo un autogol clamoroso. Anche perché la Toscana, che già si trovava in posizione avvantaggiata dopo il terremoto in Umbria, con questa scelta di esporre le opere d’arte delle nostre città – conclude Confcommercio Assisi – ottiene un ulteriore beneficio”.
Prima di Confcommercio Assisi, sul tema era intervenuto (con una “opinione personale”) anche l’assessore Guarducci, che nel gruppo Sei di Assisi se… si era detto “molto amareggiato perché nulla è valso il lavoro di diplomazia portato avanti nei confronti di Mibact e Diocesi di Spoleto Norcia”. Guarducci ricordava come la Città di Assisi si era subito proposta per ospitare le opere d’arte della Valnerina (temporaneamente collocate in un deposito a Spoleto) con l’idea di esporle in Chiese e Musei al fine di renderle fruibili e contribuire alla ricostruzione tramite una raccolta fondi e per favorire un ritorno in termini turistici. Sempre l’assessore aveva sottolineato come Siena “non ha perso una sola presenza turistica, e anzi insieme a tutta la Toscana sta indirettamente beneficiando dei danni indiretti di Marche ed Umbria causati dal sisma”.
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