È stato trovato l’accordo tra i ministri delle finanze dell’Eurogruppo sugli strumenti da mettere in campo per fronteggiare le conseguenze economiche del Coronavirus, come riportano Ansa e SkyTg24. Il commissario all’economia Paolo Gentiloni ha spiegato che “l’Eurogruppo ha trovato l’accordo. Un pacchetto di dimensioni senza precedenti per sostenere il sistema sanitario, la cassa integrazione, la liquidità alle imprese e il Fondo per un piano di rinascita. L’Europa è solidarietà”. Non esiste un ricorso al Mes automatico, “ma – dice il Ministero dell’Economia – ha solo concorso a definire un rapporto che prevede la possibilità di istituire quattro nuovi strumenti per affrontare la crisi del Covid-19”.
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“Un piano del valore complessivo da 1.000 miliardi sarà messo in campo dall’Unione europea per fare fronte alla crisi economica conseguente all’emergenza Coronavirus”: ha aggiunto il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire. L’accordo di stasera prevede tre misure, oltre a quelle già adottate nelle scorse settimane da altre istituzioni europee (su tutte quelle decise dalla Banca Centrale Europea). Le tre misure su cui è stato trovato un accordo sono una cassa integrazione europea con disponibilità fino a 100 miliardi di euro, un fondo speciale della BEI (Banca europea degli investimenti) da 200 miliardi di euro, e soprattutto una nuova disponibilità del MES da 240 miliardi.
In base ai paletti decisi stasera, il MES potrà erogare prestiti a condizioni molto più morbide di quelle attuali: il Financial Times scrive che non saranno richieste “condizioni macroeconomiche” ai paesi debitori – cioè la promessa di mantenere un bilancio più equilibrato durante il prestito – e dalle informazioni che circolano sembra che i soldi prestati dal MES potranno essere utilizzati per coprire spese sanitarie o danni diretti o indiretti causati dall’emergenza coronavirus. Le misure dovrebbero essere attivate nel giro di alcune settimane.
Per le spese sanitarie, infatti, conferma il documento dell’Eurogruppo, la possibilità di utilizzo della linea di credito del Mes è davvero ampia e incondizionata: ampia possibilità di utilizzo, non è prevista alcuna condizione: “Il solo requisito per accedere alla linea di credito del Mes sarà che gli Stati si impegnino a usarla per sostenere il finanziamento di spese sanitarie dirette o indirette, cura e costi della prevenzione collegata al Covid-19”, si legge nelle conclusioni dell’Eurogruppo. “La linea di credito sarà disponibile fino alla fine dell’emergenza. Dopo, gli Stati restano impegnati a rafforzare i fondamentali economici, coerentemente con il quadro di sorveglianza fiscale europeo, inclusa la flessibilità”.
Nell’accordo gli eurobond, le obbligazioni garantite da tutti i Paesi dell’Eurozona, non ci sono. Nel documento finale si precisa però che “L’Eurogruppo è d’accordo a lavorare ad un Recovery Fund per sostenere la ripresa. Il fondo sarà temporaneo e commisurato ai costi straordinari della crisi e aiuterà a spalmarli nel tempo attraverso un finanziamento adeguato. Soggetti alla guida dei leader, le discussioni sugli aspetti pratici e legali del fondo, la sua fonte di finanziamento, e strumenti innovativi di finanziamento, coerenti con i Trattati, prepareranno il terreno per una decisione”. L’ipotesi degli Eurobond, o Coronabond, come anche sono stati chiamati in questi giorni, non è tuttavia totalmente esclusa per finanziare il Piano per la Ripresa, spiega nella conferenza stampa finale il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, ma questi strumenti non sono esplicitamente previsti dal testo di conclusioni dell’Eurogruppo
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