IL 29 luglio 2022, presso lo stabilimento Deltafina di Bastia Umbra, è stato siglato un accordo fra le organizzazioni sindacali FAI CISL, FLAI CGIL e UILA UIL dell’Umbria, l’Organizzazione produttori OPTA e Deltafina, con il fine di salvaguardare il più possibile l’occupazione dei lavoratori del tabacco dell’Alta Valle del Tevere.
A questi lavoratori sarà affidata la lavorazione di un monte ore equivalenti alla fornitura a Japan Tobacco International del Virginia Umbro e Veneto del raccolto 2022, che avverrà presso Deltafina e saranno impiegati per oltre 5000 giornate, alle quali si dovranno sommare circa altre 1000 giornate per le lavorazioni inerenti al ritiro e al magazzinaggio del tabacco che resterà in Alta Valle del Tevere nel sito di San Secondo, per un totale di circa 7000 giornate SCAU.
Fra le condizioni più favorevoli negoziate fra Deltafina di Bastia Umbra, sindacati e produttori, “si annoverano il trasporto gratuito da Città di Castello ed eventuali zone limitrofe, l’applicazione del CCNL da parte delle aziende di lavorazione della foglia di tabacco secco allo stato sciolto e di tutti gli accordi di secondo livello migliorativi in vigore presso l’azienda, tra i quali quello che prevede per i lavoratori una retribuzione di 40 ore settimanali a fronte delle 36 ore di effettivo lavoro. Inoltre le organizzazioni sindacali hanno lavorato per garantire un numero maggiore di giornate lavorative rispetto a quelle preventivate e le migliori condizioni contrattuali possibili”.
Come si legge in una nota dei sindacati, “Si ritiene che questo accordo possa costituire il primo tassello di un percorso più ampio di salvaguardia della filiera del tabacco in Umbria. Per quanto, infatti, l’intesa raggiunta possa considerarsi positiva, le sorti della filiera nell’Alta Valle del Tevere risultano più che mai incerte. Sono di questi giorni le numerose segnalazioni da parte dei coltivatori di difficoltà nel reperire mano d’opera per poter completare la campagna dell’anno corrente e gestire quella futura. I lavoratori, data la mancanza di prospettiva dell’intero settore sul territorio, stanno cercando occupazioni diverse”.
I sindacati ” ritengono dunque fondamentale, da una parte, avviare un percorso con Japan Tabacchi per assicurare i quantitativi di tabacco e di giornate lavorate per gli anni a venire, nonché per recuperare gli ettari di terreno persi nel corso dell’ultima campagna. D’altra parte è necessario coinvolgere le istituzioni in un percorso volto a salvaguardare e rilanciare la filiera del tabacco in Alta Valle del Tevere, che ha necessità di prospettive e che può essere integrata con progetti nuovi del settore agroalimentare che consentano di sviluppare un’occupazione di qualità ed attività economiche sostenibili per i lavoratori e gli imprenditori. Su queste tematiche non si può perdere tempo: FAI, FLAI e UILA sono sempre al fianco dei lavoratori e prenderanno in considerazione progetti di sviluppo che diano garanzie e prospettive occupazionali. Alla luce di queste considerazioni i sindacati lanciano un monito alla politica e alle Istituzioni affinché non si esimano dalle proprie responsabilità e contribuiscano attivamente a creare le condizioni di sviluppo del comparto.
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