Un dipendente della Colussi di Petrignano d’Assisi è stato reintegrato al suo posto. A deciderlo un giudice del tribunale del lavoro di Perugia: secondo il Corriere dell’Umbria in edicola il 30 agosto 2018 l’uomo, licenziato a gennaio in virtù dell’accordo raggiunto da azienda e sindacati lo scorso novembre (tra pensionamenti anticipati e addii volontari lo stabilimento assisano ha visto un calo del personale di circa 60 unità), non avrebbe avuto le necessarie tutele.
In particolare, il giudice ha rilevato come alle organizzazioni sindacali non sia stato permesso di svolgere con efficacia un “controllo preventivo trasparente”. Riscontrata anche la “violazione dei criteri di scelta dei lavoratori da licenziare”, mancanza che ha permesso il reintegro del dipendente della Colussi.
Oltre al reitegro, l’azienda è stata condannata, a titolo di risarcimento danni, al pagamento di oltre 10mila euro a titolo di indennizzo per le sei mensilità che il lavoratore ha trascorso da licenziato e al pagamento delle spese legali; all’uomo è dovuta anche la contribuzione previdenziale e assistenziale fino all’effettiva reintegrazione.
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