Dal nuovo piano dell’arredo urbano sparisce, dopo le proteste, una delle misure più controverse, quella delle bacheche in vetro che avrebbe costretto i commercianti a cambiare tutte o molte delle bacheche attualmente in mostra per vie e vicoli e che era stata al centro di vibrate proteste. Lo si è scoperto durante la riunione di lunedì sull’arredo urbano: “Qualcosa hanno cambiato, sono un pochino più morbidi e ci hanno assicurato che la maggior parte di noi è già in regola”, la cauta soddisfazione dei commercianti (in passato fortemente critici) riportata dal Corriere dell’Umbria.
Alla presenza della giunta e di molti consiglieri, dei dirigenti comunali, del professor Forlani, presidente del corso di economia del turismo, e dei presidenti delle associazioni di categoria Confcommercio e Fast, la proposta illustrata dal dirigente ingegnere Matteo Castigliego, dal sindaco Stefania Proietti e dal presidente del consiglio Donatella Casciarri, con un intervento anche dell’architetto Paola Falini, è stata integrata e modificata rispetto alla versione originaria accogliendo diversi suggerimenti avanzati direttamente dagli operatori e dalle associazioni di categoria. Nella stessa seduta sono state recepite in tempo reale alcune integrazioni formulate dagli operatori (per esempio sulle serrande) consentendo così di arricchire la proposta di provvedimento calandola ancora di più sulle esigenze concrete delle attività commerciali.
Il sindaco Proietti e il vicesindaco Stoppini hanno assicurato che si attiveranno sia per garantire contributi agli esercenti o aventi titolo che si adegueranno alle nuove regole prima del 2026 e sia nello stanziare risorse per cambiare e migliorare gli elementi di arredo pubblici (fioriere, portasegnali e dissuasori, cestini per la raccolta dei rifiuti, illuminazione pubblica, etc etc). Nello specifico il Comune di Assisi metterà a disposizione una cifra complessiva di 150.000 € sotto forma di avviso pubblico per contributi agli esercenti per le spese di adeguamento al nuovo piano dell’arredo urbano per gli anni 2024 e 2025. Negli stessi due anni l’amministrazione metterà a bilancio 150.000 € l’anno di adeguamento dei propri elementi di arredo urbano. In pratica il Comune impegnerà già nel prossimo bilancio una cifra di complessivi 600.000€ per il miglioramento del pubblico ornato, secondo il progetto redatto in forma condivisa con il ministero della cultura e l’Unesco, così da rendere “Assisi ancora più bella” per l’ottavo centenario francescano del 2026 e gli anni a seguire.
Come si legge in una nota dell’amministrazione comunale, “il nuovo piano dell’arredo urbano costruito secondo criteri di qualità e flessibilità, rappresenta uno strumento importante per valorizzare le attività commerciali del centro storico legate al turismo circa 250 esercizi di vicinato che costituiscono un tratto distintivo della nostra offerta turistica attento alle specificità ed eccellenze locali in controtendenza rispetto ai rischi di omologazione della grande distribuzione e che dobbiamo valorizzare soprattutto nel capitale e valore umano di chi, come gli esercenti assisani, è e deve sempre più essere protagonista del sistema dell’accoglienza nella città serafica e fa del proprio esercizio un motivo di vita e di lavoro” hanno affermato il sindaco Stefania Proietti vicesindaco Valter Stoppini, con delega al commercio, che ringraziano i commercianti per la partecipazione.
L’approvazione del nuovo manuale dell’arredo urbano, preventivamente condiviso con la Soprintendenza, consentirà inoltre di autorizzare, con un unico iter procedimentale che si concluderà entro la fine del corrente anno, le circa 70 attività ristorative e di somministrazione che utilizzano suoli pubblici in deroga covid fino al 31 dicembre, con alcuni vantaggi tariffari nel pieno rispetto delle norme paesaggistiche. Le attività interessate sono invitate a presentare la comunicazione di richiesta di proroga dell’autorizzazione ‘Covid’ all’occupazione del suolo pubblico fino al 31/12/2023 così da effettuare i successivi passaggi che autorizzeranno in maniera completa le occupazioni di suolo pubblico. Queste ultime rimarranno temporanee (come previsto dalla normativa nazionale) ma potranno usufruire di una tariffa dell’ordine di grandezza di quelle temporanee. Non è inoltre escluso, come anticipato dal sindaco nelle scorse settimane ad Assisi News, che alcune situazioni al momento ‘concesse’ ma che impediscono il passaggio del traffico e anche delle persone, a breve spariranno.
L’iter procedimentale sul nuovo piano dell’arredo urbano prevede ora la discussione il prossimo 30 ottobre del nuovo piano in Consiglio Comunale. Fino a quel momento eventuali integrazioni al testo che si rendessero necessarie potranno essere recepite nel provvedimento definitivo grazie allo strumento della Commissione Consiliare e degli emendamenti, e fino alla discussione in consiglio si possono inviare osservazioni utilizzando l’apposito spazio nel sito istituzionale del Comune.
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