Dopo mesi di silenzio, Confcommercio Assisi batte finalmente un colpo sul piano dell’arredo urbano che tante critiche aveva destato tra gli operatori ma senza che l’associazione prendesse ufficialmente posizione. Lo fa dopo l’assemblea partecipativa e dopo che l’amministrazione sembra aver accolto alcune richieste di modifica: ma, per il direttivo, rimangono delle criticità. (Il pezzo continua dopo il video – link diretto)
“Rispondendo all’invito alla partecipazione – si legge in una nota di Confcommercio Assisi – abbiamo presentato una lunga serie di osservazioni molto puntuali sul nuovo manuale dell’arredo urbano, in particolare in relazione a sistemi di chiusura, bacheche, spallette, tende, insegne, dehor, corpi illuminanti; osservazioni che sono state portate all’attenzione dell’amministrazione comunale durante l’assemblea partecipativa del 23 ottobre“.
L’associazione dei commercianti assisani rileva dunque “positivamente l’accoglimento di molte delle proprie proposte di modifica che sono state inserite nella revisione del piano dell’arredo urbano; ciò non toglie tuttavia – si legge ancora nella nota – che gli imprenditori sono preoccupati per gli effetti che questo provvedimento potrà avere. Per adeguarsi ai precedenti regolamenti dell’arredo urbano, infatti, gli operatori economici di Assisi hanno già affrontato investimenti importanti, che ora rischiano di essere in parte vanificati con l’aggravio di un ulteriore esborso per adeguarsi alle nuove prescrizioni”.
Confcommercio Assisi auspica inoltre “una revisione del meccanismo di assegnazione dei contributi per la realizzazione degli investimenti di adeguamento, in quanto le risorse messe a disposizione per parte comunale per sostenere gli interventi secondo gli imprenditori sono insufficienti, dato che comunque il 60% della spesa resta a loro carico”.
“La nostra associazione è come sempre disponibile al confronto”, sottolinea il direttivo di Confcommercio Assisi, “ma resta sempre vigile nella tutela degli operatori. Pertanto auspichiamo – conclude la nota – che le nostre richieste vengano accolte nella loro interezza, anche relativamente all’applicazione delle prescrizioni solo alle nuove installazioni”.
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