Sesta settimana di protesta dei commercianti di Assisi, finalmente però ristorati quantomeno dalla Regione per circa 1500 euro lordi. Un primo segnale di attenzione, anche se il nuovo decreto legge natalizio ha abbattuto le flebili speranze di poter lavorare almeno dopo Natale, quando però gli spostamenti saranno vietati. (Continua dopo il video)
“Ci stanno togliendo la dignità, il problema non è solo il disagio economico: non possiamo lavorare, provvedere alle nostre famiglie, e nessuno ci aiuta. Molti di noi vanno avanti solo perché l’attività è di famiglia, ma chi è in affitto rischia di fallire”, l’allarme. Venerdì sera la protesta è andata in scena in via Merry del Val, di fronte al videomapping natalizio di San Francesco: l’hashtag della protesta dei commercianti è stato ancora una volta #noidimenticati, per rappresentare anche il malessere dei colleghi degli altri territori ad alta vocazione turistica dell’Umbria.
“Siamo dimenticati tra i dimenticati -spiegano gli operatori turistici della Città Serafica– la filiera legata a questo settore è allo stremo. La nostra categoria, da Assisi città simbolo di pace e solidarietà, chiede per noi e per tutti i colleghi d’Italia un’attenzione particolare. Occorre un intervento speciale, immediato e strutturale, se non vogliamo che le nostre belle città diventino buie scatole vuote”.
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