Il dato riguarda solo il Comune di Assisi, ma è di tutto rilievo: crescono arrivi e presenze non solo rispetto al 2017 (anno in cui Assisi era diventata “epicentro” del danno indiretto dovuto al sisma), ma soprattutto rispetto al 2016, che sinora è stato l’anno d’oro del turismo in Umbria e in particolare in Assisi. Il dato ufficiale del turismo ad Assisi è di oltre il +2% delle presenze turistiche ad Assisi nei primi 4 mesi del 2018 rispetto allo stesso periodo del 2016, con un picco del +19% registrato ad Aprile, con 134.300 presenze rispetto alle 113.000 di due anni fa, mentre, rispetto al 2016 a livello regionale si evidenzia una diminuzione (-5,6% arrivi e -3,7% presenze).
Spostando l’attenzione al confronto con il 2017 (dati primo quadrimestre 2018) si registra ad Assisi, un +40% di presenze e +41% di arrivi che, confrontati con il dato regionale (+11,07 % di presenze e +24,98 % di arrivi) che pure vede l’Umbria in netta ripresa, fa comprendere come Assisi faccia da traino sia rispetto al proprio comprensorio che all’intera Regione, crescendo oltre il doppio in termini di presenze e di arrivi rispetto alla media regionale. Sempre per quanto riguarda il turismo ad Assisi, un dato molto interessante è inoltre l’aumento della permanenza media nella città Serafica, che torna a superare i 2 giorni, anche se il dato di maggiore interesse rimane comunque l’andamento delle presenze e degli arrivi del primo quadrimestre 2018 che supera lo stesso periodo del 2016, anno record per Assisi con 1.083.000 presenze (il miglior dato registrato dal 1957).
Per ciò che attiene l’imposta di soggiorno, istituita ad Assisi a partire dal primo gennaio 2018, ad oggi gli incassi risultano più che in linea con le previsioni, che prendevano come riferimento l’anno 2015. «Gli investimenti compiuti fino ad ora da questa Amministrazione in campo culturale e turistico – afferma il Sindaco Stefania Proietti – e le scelte politiche e di comunicazione, stanno cominciando a dare risultati confortanti. I dati sul movimento turistico, soprattutto il sorpasso rispetto al 2016 nel primo quadrimestre, anche in relazione all’introduzione dell’imposta di soggiorno, che non ha effettivamente spostato presenze e arrivi in altri territori, ci confortano e ci spingono a proseguire il cammino già intrapreso”.
© Riproduzione riservata