La colpa del “crollo del turismo ad Assisi”, certificato da un articolo del Venerdì di Repubblica della settimana scorsa, non è solo colpa del terremoto, ma è forse anche colpa di una città scarsamente attrattiva sul fronte eventi e che ha sempre meno servizi, non solo per i cittadini ma anche per i turisti. “Spesso i turisti mi chiedono cosa fare la sera: e io non so cosa rispondere”, dice un operatore del settore turistico in uno dei gruppi social dedicati alla città. Una domanda che potrebbe trovare una diversa risposta anche grazie al coinvolgimento di Confcommercio: “Stiamo lavorando con la Confcommercio di Assisi – anticipa il sindaco Stefania Proietti al Corriere dell’Umbria – affinché la sera ci siano dei concerti in piazza e altre iniziative per fare del centro storico, e non solo, un punto di aggregazione”.
Nel mentre, dovrebbe essere stata sventata l’annunciata chiusura – causa accorpamento – dello sportello bancario di Piazza del Comune: l’amministrazione, anche dietro sollecitazione di Massimo Zubboli, presidente dell’Università della Terza età – si è attivata per scongiurare questa eventualità e mantenere un servizio apprezzato da cittadini e turisti. “Invertire in toto il trend dei servizi è impossibile nel giro di pochi mesi dopo il nulla di fatto ventennale – spiega il sindaco – ma per quanto possibile stiamo facendo diverse azioni come una maggiore pulizia dei vicoli e delle piazze, lavori pubblici attesi da anni. Vorrei ricordare – aggiunge Proietti – il dimezzamento della tariffa dei parcheggi che per i residenti costano 0,70€/ora e le agevolazioni per famiglie con bambini sotto i 2 anni (1 abbonamento gratuito) e per gli studenti di Economia del Turismo (abbonamento agevolato). Per quanto riguarda gli eventi – aggiunge la prima cittadina – l’amministrazione ha in programma UniversoAssisi, il Festival con cui Assisi vuole dimostrare di saper svolgere direttamente un ruolo importante nella progettualità dei grandi eventi. In questo Festival – conclude il sindaco – contemporaneità e innovazione incrociano sapientemente il sentimento e la vocazione spirituale che la nostra terra da sempre sa offrire grazie alla testimonianza del nostro San Francesco”.
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