Sindacati, Rsu e Colussi tornano a discutere stamattina in Confindustria per risolvere la Vertenza Colussi, dopo che la proposta dell’azienda (che avrebbe portato i licenziamenti da 125 a 85) sono state rigettate dai sindacati che chiedono di riportare in Umbria le 11.000 tonnellate prodotte a Fossano e la tutela integrale dei posti di lavoro.
Ieri in consiglio regionale è stata discussa l’interpellanza di Giacomo Leonelli, segretario del Pd e consigliere regionale di maggioranza. Nonostante gli investimenti fatti in diversi piani industriali negli ultimi anni, sia sul versante impiantistico, sia quello del marketing, la situazione complessiva del gruppo ha continuato a presentare criticità – è stato spiegato dalla giunta – è stato fatto fronte in parte a questa crisi grazie alla disponibilità delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori, con l’utilizzo di solidarietà e si è arrivati a circa 155mila ore.
Ora il gruppo Colussi ha predisposto un nuovo piano industriale che prevede investimenti per 80 milioni di euro, di cui 50 sarebbero investiti sul marketing per il riposizionamento dei marchi Colussi e Misura, e gli altri 30 destinati al miglioramento e potenziamento impiantistico e di stoccaggio. Entro il prossimo 25 novembre, per risolvere la vertenza Colussi, la Regione convocherà formalmente le parti, ribadendo la messa a disposizione di tutti gli strumenti disponibili per aiutare lo sviluppo dell’azienda, ma soprattutto per difendere i livelli occupazionali.
“La giunta – spiega Leonelli – ha detto con decisione che le politiche di sviluppo della Colussi non possono essere pagate dai lavoratori, che già hanno fatto la loro parte. L’auspicio è comunque che la vertenza Colussi trovi una risoluzione positiva: la Regione farà la sua parte, speriamo la faccia anche l’azienda, attivando tutti gli strumenti: la battaglia non finisce qui, c’è da tutelare un marchio umbro conosciuto nel mondo”.
E intanto l’ex vicesindaco e due volte sindaco (oggi consigliere regionale) Claudio Ricci, “rivolge un appello ad Angelo Colussi e, per trovare una soluzione adeguata alla vertenza, tutelando le esigenze dell’azienda ma anche il lavoro, si rende disponibile anche a sostenere attività di mediazione possibile”. Un appello raccolto dall’Ugl agroalimentare: “Accettiamo il suo invito e speriamo che l’azienda dia una risposta positiva da cui possa nascere un sereno confronto”, dice Massimo Morelli della Segreteria provinciale.
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