Chiusura di via Patrono d’Italia e occupazione del suolo pubblico, mobilitazione della Confcommercio Assisi che, in collaborazione con l’amministrazione comunale, ha organizzato nel pomeriggio di ieri un incontro con la partecipazione degli imprenditori del territorio. Presenti all’incontro, in ascolto, il vicesindaco Valter Stoppini e le consigliere comunali Scilla Cavanna, Marylena Massini, Laura Pizziconi, Paola Vitali.
Confcommercio Assisi si è detta contraria alla chiusura ‘a priori’ della viabilità in via Patrono d’Italia, nel tratto che va dall’incrocio con via Los Angeles a quello con via Protomartiri Francescani. Come ha spiegato il presidente di Confcommercio Assisi, Vincenzo Di Santi, alla Nazione Umbria, “crediamo che l’interdizione alla circolazione vada fatta solo in occasione di eventi, ma non chiuderla tanto per chiuderla”, rievocando il precedente di dicembre quando la via era chiusa senza motivo.
“La chiusura di via Patrono d’Italia deve essere ben valutata, per gli effetti che si potranno avere, anche economici, anche su via Becchetti e sulla zona centrale di Santa Maria degli Angeli. Per quanto riguarda l’occupazione di suolo pubblico – per mettere tavoli, da parte di ristoranti e bar -, prorogata sino al 30 giugno, Confcommercio ha ricordato che la tassa ora andrebbe pagata al Comune, ma Di Santi ha chiesto che gli importi dovuti vengano diminuiti della metà anche visto “nel recente periodo le occupazioni di suolo pubblico sono assai aumentate di numero. Di conseguenza il Comune, se facesse pagare la metà a tutti, rispetto a quanto previsto, potrebbe incassare di fatto la stessa cifra in considerazione del fatto che le occupazioni sono aumentate assai”.
© Riproduzione riservata