Parte de Sopra festeggia la vittoria nel Calendimaggio 2019 di Assisi, resa ancora più dolce dalla vittoria del coro dopo 11 anni di sconfitte. Parte de Sotto chiede giurie più professionali per evitare che il lavoro di centinaia di persone venga sminuito. Come noto, nella sessantaseiesima edizione della Festa, i Mammoni hanno vinto storia e musiche, giurati Giuliano Pinto e Romano Vettori, ai ‘rossi’ il punto del regista Alberto Negrin.
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“C’è stato un grande lavoro di recupero dei musicisti, abbiamo sfruttato le varie potenzialità e formato un gruppo strutturato, coinvolgendo tanti bambini e i giovani musici”, il commento di Aleardo Pelacchi, priore maggiore della Nobilissima Parte de Sopra. “Abbiamo passato un grande periodo di difficoltà, ora sembra che ne siamo usciti e siamo felici di essere tornati a vincere la musica. Il Calendimaggio 2019 di Assisi, come hanno detto anche i giudici, si giocava su un equilibrio molto sottile e il cuore, prima del verdetto, mi scoppiava. La cosa più bella è che la vittoria è stata frutto dell’impegno di tutti: bravissimi. Personalmente, sono felice per la fiducia concessami dai partaioli”, conclude Pelacchi.
La Magnifica Parte de Sotto incassa la sconfitta nel Calendimaggio 2019 di Assisi, ma precisa di ritenerla ingiusta: “Il coro è andato alla Parte de Sopra – spiega il priore maggiore Massimiliano Della Vedova – ma non doveva perché hanno usato dei pezzi musicali fuori dal repertorio statutario e il musicologo della giuria non se ne è accorto. Accettiamo qualsiasi giudizio ma non tolleriamo di essere presi in giro”. Per Della Vedova, “è stato sminuito il lavoro di centinaia di persone, esamineremo i brani proposti. Nel frattempo, chiediamo una giuria professionale e all’altezza, altrimenti non ha senso partecipare”.
Foto Luigi Borrini / per gentile concessione
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