Una festa “sensazionale”, per far scoprire un lato diverso della disabilità proprio nel segno delle esperienze sensoriali. Grande successo e grande partecipazione al Serafico per la Festa in Amicizia 2023, un’esplosione di suoni, colori, sapori e odori, un ‘cantico’ dei cinque sensi.
L’istituto ha aperto le porte a chiunque volesse ‘giocare’ con i propri sensi; “La disabilità è diventata così una vera e propria esperienza dei sensi e un’occasione di conoscenza, un momento di interazione per ampliare la propria visione, sviluppare la comunicazione e cogliere la bellezza del silenzio nel segno dell’arte in ogni sua forma”. La prima postazione era quella delle “Parole ritrovate”, dove i partecipanti hanno potuto scrivere racconti o poesie, partendo da alcune parole, da incipit di favole o da narrazioni inventate dai ragazzi ‘serafici’. In “Attori in corso”, ognuno ha potuto cimentarsi con l’esperienza cinematografica nella sua interezza: dalla preparazione delle scene all’interpretazione, passando per giochi di autonomia e coordinazione. Una delle postazioni più intense è quella dedicata alla “Voce del silenzio”: sarà proprio la mancanza di verbalizzazione a diventare momento di una comunicazione più alta, per vivere le proprie emozioni senza parlare, in un coinvolgimento sensoriale completo.
E ancora: nella postazione “Coloriamo” sono stati decorati gli spazi esterni dell’Istituto per dare libero sfogo alla propria vena artistica; a fare da guida saranno alcuni street artist locali, con una performance-modello per i ragazzi. Il fil rouge di tutta la Festa in amicizia 2023 è stata ‘ColoRadio’, la radio gestita da operatori e ragazzi del Serafico per raccogliere dediche ed emozioni. E nel coinvolgimento dei sensi, non manca il gusto: nella postazione “Deliziati” i partecipanti hanno potuto assaggiare alcuni prodotti locali. “La Festa in Amicizia è un appuntamento tradizionale del Serafico – spiega la presidente Francesca Di Maolo – e quello di ‘Sensazionale’ sarà un approccio ludico ma allo stesso tempo declinato in chiave realistica e inclusiva, per sensibilizzare sul tema delle fragilità emergenti e per far vivere a chiunque svolga i laboratori nuove sensazioni: uun modo per avvicinarsi alle proprie sensazioni e per coltivare la cultura delle differenze”.
FOTO © Mauro Berti-Gruppo Editoriale Assisi News
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