Il Riverock Festival 2017 ad Assisi si è chiuso ieri sera (sabato 26 agosto 2017) con un evento speciale in collaborazione con la trasmissione King Kong Radio1 e Radio1 Rai. Si tratta di “Ko computer night: la musica italiana omaggia i Radiohead”, appuntamento esclusivo a livello nazionale e a ingresso gratuito, creato ad hoc per la chiusura del festival a dieci anni dall’uscita del capolavoro dei Radiohead “Ok Computer”.
Correlati: Riverock 2017, Ermal Meta protagonista della prima serata ad Assisi – Niccolò Fabi incanta il pubblico del Riverock Assisi 2017: le foto
Sul palco di Ko computer night, accompagnati dalla conduttrice Silvia Boschero, alcuni fra gli esponenti principali della scena indipendente italiana si racconteranno attraverso la loro musica e la loro personale rilettura dei brani del disco seminale della storica band: Paolo Benvegnù, Diodato, Cristiano Godano (Marlene Kuntz), Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion) e i Dunk, il nuovo progetto di Carmelo Pipitone (Marta sui tubi), Ettore e Marco Giuradei e Luca Ferrari (Verdena) in quella che è stata la loro unica apparizione live in Italia prima dell’uscita del disco d’esordio. Come opening act di Ko computer night i live di Giovanni Artegiani, Monkey OneCanObey e Vespertina. ll dj set pre e aftershow è stato a cura del Rollover Staff.
Ai ragazzi del Riverock arriva il plauso del consigliere Pd Paolo Lupattelli: “L’Amministrazione – spiega – ha deciso di puntare fortemente sul Riverock Festival e lo ha dimostrato, a differenza del passato, sostenendolo dal punto di vista logistico e soprattutto economico (7 mila euro a fronte delle poche centinaia messe a disposizione dalle passate amministrazioni), sostegno che insieme all’ambizione degli organizzatori e all’impegno profuso da tutti i volontari hanno permesso al festival di fare un netto salto di qualità rispetto al passato. Un plauso va in primis al direttivo dell’associazione (Jacopo Cardinali, Daniel Donati, Federico Sereni e Gabriele Fabbrizi) che ormai da mesi lavora a questo progetto (SENZA SCOPO DI LUCRO) e a tutti i ragazzi (volontari) che durante queste tre serate hanno dato e daranno una mano nella gestione del bar e di tutta la logistica che c’è dietro l’organizzazione di un evento di tale portata. Sono queste le belle realtà che meritano spazi, ascolto e sostegno, il tutto nel pieno rispetto della legalità e dei regolamenti grazie alla costante collaborazione e al rapporto di fiducia instauratosi con gli organizzatori. Associazioni giovanili che operano nel territorio e per il bene del territorio arricchendo il palinsesto estivo del nostro comune con appuntamenti di qualità e per tutte le fasce di età. Le porte del Palazzo del Comune sono e devono essere spalancate per progetti di questo genere che valorizzano e qualificano il tessuto giovanile assisano oltre a proporre attrattori culturali per i cittadini e per i turisti. La collaborazione – conclude il consigliere dem – col mondo dell’associazionismo è una costante che stiamo portando avanti fin dai primi giorni di governo e questi appuntamenti sono un segnale tangibile”.
“Mi voglio congratulare anche io – aggiunge Antonio Lunghi – con l’Associazione Riverock per aver scelto l’arena esterna del Lyrick per organizzare l’8° edizione del Festival. Questi ragazzi hanno reso possibile un’idea che mi aveva proposto Paolo Cardinali e che ritengo sia giusta: creare una spazio compreso tra il Teatro Lyrich ed il Palaeventi per organizzare degli eventi durante la stagione estiva”
“Mi dà fastidio – scrive però Lunghi – quando giovani consiglieri comunali ripetano il ritornello ormai un po’ retro: ” prima di noi il diluvio!!!!!” .
Io non sono un appassionato di rock ma ricordo Francesco Mignani e Serena Morosi che si sono impegnati molto per organizzare le passate edizioni che si sono svolte a Castelnuovo di Assisi.
Ha fatto bene l’Amministrazione a contribuire con 7.000 €, ma poteva anche dare un contributo a MUSA e permettere di organizzare una serie di eventi proprio quando la gente frequenta più Assisi e cioè nel periodo tra il 15 di Agosto e le Festività Francescane.
Un fatto è certo: concentrare gli Investimenti solamente su alcune Manifestazioni e non sostenere quello che in questi anni, con tanti sacrifici, è stato realizzato da parte delle Associazioni è un errore madornale.
Ha fatto bene – conclude Lunghi – anche perché non è possibile finanziare solo le Manifestazioni che si svolgono nel Centro Storico di Assisi: tutto il nostro territorio vive dell’economia legata accoglienza”.
Foto © Marco Romoli/Per gentile concessione
© Riproduzione riservata